Juvenilia – Jane Austen

A cura di Giuseppe Ierolli Elliot 306 pagine Rieccomi dalla Austen dopo tanto, troppo, tempo. Conservo e proteggo ciò che mi rimane da leggere di lei con un misto di trepidazione e reverenza. Alla fine ho ceduto, giusto per leggere qualcosa di suo, anche se si tratta di opere giovanili ancora lontane dai capolavori che l’hanno fatta passare alla storia. Quest’opera è divisa in tre volumi, così come li ha concepiti la Austen, e raccolgono vari tipi di brani composti tra il 1787 e il 1793 (tra i suoi 12 e 18 anni). Sventurati i lettori che dovettero aspettare il XX secolo per vederli pubblicati. Si tratta di scritti di generi diversi: «frammenti di racconti, romanzi brevi, romanzi epistolari, saggi storici, pezzi teatrali, versi.» . L’ironia di Jane Austen, anche in giovane età, è innegabile. Le sue parodie, anche se brevi, sanno essere spassose, e forse la brevità in questi casi le rende ancora più gradevoli. È un libro delizioso. Davvero. Così piacevole da legger...