Lizzie – Shirley Jackson

Traduzione di Laura Naulian Adelphi 316 pagine “ Seduta alla sua scrivania lì all’ultimo piano, nell’angolo più occidentale, giorno dopo giorno Elizabeth rispondeva alle lettere che offrivano al museo raccolte di fiori pressati o vetusti bauli da marinaio riportati dal Catai. Non è dimostrato che il suo equilibrio personale venisse alterato dalla pendenza del pavimento, né si poté dimostrare che fosse stata lei a svellere il palazzo dalle fondamenta; è innegabile tuttavia che l’uno e l’altro cominciarono a smottare all’incirca nello stesso periodo.” pag. 13 Adoro iniziare un nuovo libro di uno scrittore che conosco e amo, ha qualcosa di rassicurante. Anche se posso avere le mie preferenze tra le opere, generalmente non ho brutte sorprese, sfoglio le prime pagine con la sicurezza di ritrovare un amico familiare. Shirley Jackson è una di questi autori, perciò, qualche giorno fa, quando fissavo la mia libreria con aria indecisa alla ricerca della prossima lettura, mi so...