Paranoia – Shirley Jackson
A cura di Laurence Jackson
Hyman e Sarah Hyman Dewitt
Traduzione di Silvia Pareschi
Adelphi
205 pagine
Gli scritti di Shirley
Jackson contenuti in questa raccolta rimasero inediti fin dopo la sua morte.
Infatti, fu solo a metà degli anni ’90 (una trentina d’anni dalla scomparsa
dell’autrice) che il figlio ne entrò in possesso. Semplicemente, un giorno
trovò fuori dalla porta di casa una scatola contenente dei testi originali
della madre, poteva riconoscere chiaramente la carta usata e i segni della sua
macchina da scrivere.
Iniziò per lui e la sorella
un vero lavoro di ricerca che li portò anche a frugare nella Shirley Jackson
Collection conservata alla Library of Congress di Washington.
I testi di questa libro sono stati
tratti dalla raccolta Let me tell you,
pubblicata nel 2016 e composta da pezzi che non sono solo racconti (come nel
caso di Just an Ordinary Day del
1995).
Il libro è suddiviso in
quattro parti.
Avvenimenti improvvisi e insoliti – Quattro racconti inediti
- Paranoia
- Mrs. Spencer e gli Oberon
- La bugia
- Mille e una notte
Il primo racconto dà il
titolo alla raccolta e mi sono piaciuti soprattutto i primi tre.
Come mi sembra le piaccia
fare, la Jackson ci lascia un po’ nel dubbio, permettendoci di interpretare
anche quello che scrive. Sempre esplorando la mente umana, spaziamo da un
paranoico, a una perfezionista, ai sensi di colpa.
Preferisco scrivere che fare qualunque altra cosa – Saggi e recensioni
- Pensamenti autobiografici
- Un florilegio di florilegi
- Sangue di drago
- Clown
- Una proiezione privata
- I fantasmi di Loiret
Questi scritti personali ci
parlano dell’autrice, di come vedeva il mondo e le relazioni tra le persone,
permettendoci di conoscerla un po’. La sua immaginazione, sempre all’opera,
traspare da ogni momento della sua vita quotidiana.
Per qualche motivo le cose non sono andate secondo le aspettative – Umorismo e famiglia
- E rieccomi qui a lavare i piatti
- In lode del silenzio a tavola
- Come godersi una lite in famiglia
- Pericoli e gioie dell’uscire a cena con i figli
- Dalla bocca dei bambini
- La vera me
I testi biografici riportati
saranno anche stati abbelliti, ma sicuramente traspare la sua capacità di
rendere interessanti anche avvenimenti della vita di tutti i giorni. Un’uscita
al ristorante, le discussioni, i pettegolezzi, diventano aneddoti divertenti
che esprimono calore e amore per la famiglia.
Certo, non posso fare a meno
di chiedermi quanto fosse davvero felice la Jackson e cosa si celi dietro alle
parole non dette. Non vorrei tuttavia vedere quello che in realtà non c’è solo
per aver sbirciato velocemente la sua biografia, che non mi sembra dipinga un
matrimonio particolarmente felice.
Voglio proprio vedere come te la cavi con questa frase – Conferenze sul mestiere di
scrivere
- Sulla fine del mondo
- Ricordi e fissazioni
- Sugli ammiratori e le loro lettere
- Come scrivo
- L’aglio nella narrativa
Ho apprezzato davvero
quest’ultima parte perché mi ha dato modo ancor di più di conoscere la Shirley
Jackson scrittrice.
In queste poche pagine ci
parla del suo desiderio di scrivere, sempre vivo, presente in ogni momento
della giornata, e di come uno scrittore sia sempre all’opera con la mente,
anche quando non è seduto con una penna in mano.
Ci rende partecipi di come le
siano venute certe ispirazioni per i suoi libri (La lotteria, L’incubo di Hill House); di quanto possano essere
strani gli ammiratori; di come abbia costatato che le persone reali non si
comportano come ci si aspetterebbe; dell’evoluzione di un personaggio.
Ho amato questa raccolta non
solo per i racconti, ma soprattutto per i saggi e gli scritti che ci permettono
di sbirciare nella mente di una grande scrittrice.
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