La morte nel villaggio – perché ormai non posso più fare a meno del mio appuntamento mensile con Agatha Christie
Questa volta sono in ritardo, ho letto sono ad agosto il titolo che in realtà avrei dovuto affrontare a luglio… ma non importa. Non bisogna essere fiscali.
Trama
In questa storia compare per la prima volta la mitica Miss Marple, quando il delitto raggiunge il suo piccolo villaggio.
È il colonnello Protheroe ad essere ucciso, niente di meno che nello studio del reverendo del villaggio! Chi può aver osato tanto?
I sospettati sono tanti, dalla seconda moglie alla figlia, dal pittore al bracconiere. Il povero colonnello non era simpatico a molti e i moventi si sprecano.
Miss Marple è una vecchietta coi capellibianchi e dai modi sempre molto timidi e mansueti. La signorina Wetherby è un misto di miele e aceto. Miss Marple è certamente la più pericolosa delle due.
Conclusioni
È un mistero intricato e pieno di colpi di scena, perché anche una piccola comunità ha molto da nascondere e nessuno è esente dal biasimo.
Ho trovato molto interessante la postfazione, che permette di notare dei piccoli dettagli che possono essere sfuggiti durante la lettura, presi dal mistero. Infatti, nessuno si salva, il cinismo della Chistie nella fallibilità della natura umana è nascosto nelle sfumature. Neanche il reverendo, la voce narrante, riesce a nascondere la sua indole.
«[…] non esiste investigatore in Inghilterra che superi in abilità una zitella di età incerta, che non sappia come ammazzare il tempo.»
È stata proprio una bella lettura e l’ennesima dimostrazione che la Christie non si smentisce mai.
Prefazione e postfazione: Claudio Savonuz
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