Figlie della notte di Laura Shepherd-Robinson – Misteri e omicidi nella Londra di fine Settecento
La trama è interessante, articolata ma non confusionaria, che continua ad appassionare pagina dopo pagina con l’infittirsi del mistero. I personaggi sono ben decritti e caratterizzati, in particolare Caroline Corsham mi è piaciuta molto. Gli omicidi e i misteri che scorrono tra queste pagine sono davvero congeniati fin nei dettagli e non mancano i colpi di scena, rendendo il tutto una lettura appassionante.
Anche le ambientazioni son ben curate ed evocative, creando delle atmosfere che permettono di immergersi nella lettura. Ho letto questo libro al caldo e con l’odore di crema solare nell’aria eppure mi sembrava di passeggiare per le vie della Londra di fine Settecento. Mi è piaciuto riscoprirla in questa veste perché ho riconosciuto vie e luoghi della “mia” Londra. Quanto è cambiata.
Merita di essere menzionata anche la ricostruzione storica fatta dall’autrice, che ho trovato convincente, accurata e non forzata, per quanto possa saperne io ovviamente.
I capitoli non sono troppo lunghi e questo facilita lettura, resa ancora più dinamica dai diversi punti di vista e anche dai salti temporali.
Covent Garden era inondato di odori caldi: fumo di legna per riscaldare l’acqua nei bagni, torte in forno, vin brûlé e un centinaio di varietà di profumi economici che provenivano dalle donne che lavoravano nella piazza. Giovani venditrici di fiori con vestiti a brandelli mescolate a mendicanti avvizzite; ragazze prosperose affacciate alle finestre dei bordelli e dei bagni pubblici; attrici teatrali che passeggiavano a braccetto con habitué dei caffè e donnaioli; e cortigiane truccate che facevano capolino dalle finestre delle carrozze dei loro protettori.
La trama
Siamo a Londra, nel 1782, e Caroline Corsham è testimone della morte di Lucia di Caracciolo, furiosamente accoltellata nei vialetti dei Vauxhall Pleasure Gardens. Un omicidio che scuote la società fino a quando non si scopre che Lucia non è altri che Lucy Loveless, una prostituta d’alto bordo.
Nessuno si interessa più a lei, tranne Caroline, decisa a scoprire il suo assassino e disposta ad assumere un investigatore e a rischiare in prima persona prima di trovarlo.
È una trama piuttosto scarna, ve lo concedo. Si tratta di un romanzo con una trama complessa e ricca di personaggi, difficile da riassumere senza lasciar trapelare troppo. È bello scoprirla da soli leggendo questo libro che non posso che consigliare caldamente.
Esiste un prequel, Blod and sugar, che purtroppo non credo sia stato tradotto in italiano e nel quale è presente Caroline Corsaham anche se, mi è sembrato di capire, non in una veste così importante. Quest’autrice mi è piaciuta molto, perciò potrei tentare di recuperarlo.
Desidero ricordare a tutti di leggere la nota storica alla fine del libro, breve ma interessante.
Pagg. 524
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