Va’, metti una sentinella – Harper Lee
Traduzione di Vincenzo
Mantovani
Feltrinelli
269 pagine
Sono ormai passati anni
da quando lessi Il buio oltre la siepe
e non è più fresco nella mia memoria. Non posso, tuttavia, non ricordare quanto
mi fosse piaciuto e mi avesse colpita. Come non ho potuto scordarmi della
piccola Scout. Eccomi qui, perciò, a leggere il seguito tanto atteso quanto
immaginato. Lo so, non è appena uscito, ma io aspetto sempre.
Jean Louise Finch è cresciuta
dall’ultima volta che l’abbiamo incontrata. Ha ventisei anni e sta tornando a Maycombe in treno per
far visita al padre, malato di artrite reumatoide. Quello che la non più
piccola Scout non sa è che cosa la aspetta. Che cosa troverà di così
sconvolgente? Cosa è successo al padre che l’ha cresciuta e adorava?
Jean Louise deve
scontrarsi con il padre e capire che anche lui è un essere umano, questo la aiuterà
anche a crescere e a capire chi è?
Devo ammettere che il
primo libro di Harper Lee mi piacque e mi coinvolse molto di più. Era
decisamente più profondo ed evocava meglio i pensieri e i sentimenti dei
personaggi. Il Sud degli Stati Uniti, l’ingiustizia, il razzismo, la
spensieratezza dei bambini, la paura del diverso e di ciò che non si conosce,
la scoperta del mondo, c’era tutto. Questo libro cancella ciò che pensavo di
Atticus e credo di non averlo compreso fino in fondo. La verità è che non
volevo credere a quello che stavo leggendo. Mi sento delusa e non voglio in
alcun modo collegarlo a Il buio oltre la
siepe. Se l’autrice voleva mandare un messaggio o far comprendere un suo
pensiero, non credo che ci sia riuscita. Manca qualcosa a questo romanzo, sembra
solo una prima bozza. E, infatti, Harper Lee lo scrisse prima de Il buio oltre la siepe (che è la
riscrittura di questo cosiddetto sequel se non erro). Avrei potuto farne a
meno.
C’è solo una frase che
desidero riportare: “Il pregiudizio,
parola sporca, e fede, parola pulita, hanno qualcosa in comune: cominciano
entrambi là dove finisce la ragione”.
Piccola nota
cinematografica.
Come molti sapranno è
stato tratto un film omonimo da Il buio
oltre la siepe che ha riscosso un certo successo. Si tratta di una
pellicola in bianco e nero del 1962 con Gregory Peck nella parte di Atticus
Finch. Devo ammettere con vergogna che non l’ho mai visto, vedrò di rimediare.
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