L’altra metà delle fiabe – Alla scoperta del loro lato nascosto
Questo libricino è stata una lettura molto piacevole che mi ha portata a riscoprire le favole della mia infanzia: La bella addormenta, Cenerentola e Il gatto con gli stivali.
Queste prime tre fiabe sono riportate da I racconti di mamma oca, di Charles Perrault, e seguono di più l’idea classica che abbiamo di esse.
Veniamo ora all’altra metà delle fiabe, a quelle storie che più che rivolgersi a un pubblico di piccini mirano ad intrattenere gli adulti. In questa seconda parte troviamo le stesse tre fiabe nella loro versione originale, quella di Giambattista Basile, e tratte da Lo cunto del li cunti (dove c’è la prima versione occidentale di Cenerentola).
Il libro e la traduzione di Basile sono a cura di Antonella Castello, vi consiglio di non perdervi l’interessante introduzione.
Mi era già noto il fatto che ci sono diverse versioni delle fiabe e che col tempo sono state sempre di più edulcorate, basta pensare alla Disney, ma non necessariamente quelle di Basile sono le più oscure. Nella versione dei fratelli Grimm, per esempio, una delle sorelle di Cenerentola si taglia le dita dei piedi per cercare di indossare la famosa scarpetta.
Una breve raccolta ben curata e con belle illustrazioni che permette di ritornare un po’ bambini e scoprire che in fondo non si è mai troppo cresciuti.
Pagg. 113
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