Il bastone di Euclide di Jean-Pierre Luminet – Alla scoperta della biblioteca di Alessandria


È la prima volta che leggo un romanzo di questa casa editrice, La lepre, e devo ammettere che ero molto incuriosita. Ho trovato un’edizione ben curata che ha solleticato il mio interesse per future letture, la storia mi ha sempre affascinata.

 

Quello di cui voglio parlarvi oggi non è un saggio storico, come l’autore ci tiene a sottolineare, è un romanzo. Prende in considerazione personaggi realmente esistiti e fatti accaduti, ma poi, lascia che la fantasia del romanziere prenda le redini, per condurci in un’avventura lunga millenni.

Millenni, si, perché la storia della biblioteca di Alessandria è un po’ la storia di tutti, del desiderio di sapere, della sete di conoscenza, dell’amore per la cultura e la parola scritta, e tutto ciò non è bruciato con la biblioteca.

 

Un’atra visione del mondo, infatti, indebolisce il potere temporale dei sacerdoti, anche se non contraddice la loro verità.

 

Luminet ci racconta della nascita di questa meraviglia e dei dotti che la abitarono e combatterono per ciò che rappresentava, per farlo usa una cornice tragica. 

Nel 642 il generale Amrou conquista Alessandria, si lascerà convincere a intercedere col califfo Omar e a non bruciare la biblioteca? A proteggerla tre personaggi carismatici, Filopono, Al-razi e Ipazia, che con intelligenza, fascino e passione, argomenteranno la loro difesa storia dopo storia. Euclide, Archimede, Tolomeo, Aristarco, Ipazia… ogni racconto vuole mettere in luce l’importanza dei testi racchiusi da quelle mura secolari, che hanno resistito fino a quel momento alle avversità della Storia. Cambiamenti politici, mutamenti di potere, moti religiosi, e lei è rimasta salda, come un faro a guidare la mente degli uomini.

 

Leggere senza comprendere non è grave. Leggere senza dubitare è terribile. Leggere senza provare piacere non è leggere.

 

Un romanzo che si lascia leggere molto piacevolmente e non è per niente pesante, mi ha permesso di fare una breve incursione nel mondo antico. Tra mito e realtà, ho viaggiato tra le sue pagine, scoprendo pezzi di storia.

I capitoli sono brevi e ben divisi, rendendo la lettura scorrevole, e riescono a solleticare la curiosità su tante figure storiche senza dire troppo, anzi, anche troppo poco. Non c’è da stupirsene, di molte non possiamo di certo sapere particolari della loro vita, ma questo romanzo ce le rende un po’ più vicine, un po’ più umane.

Non perdetevi a fine lettura la breve postfazione dell’autore e le altre note, vi aiuteranno a chiarire alcuni dubbi sulla veridicità dell’opera e sulla sua rilevanza storica. Quest’ultima, come già detto, non vuole essere il punto centrale del libro.

Una bella lettura che sicuramente mi ha avvicinata a questa casa editrice, prossimamente tornerò a curiosare tra i loro titoli.

 



Traduzione: Dora Marinari Tomasone
Editore: La lepre

Pagg. 255

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