Piranesi di Susanna Clarke – La Bellezza della Casa è incommensurabile; la sua Gentilezza, infinita.


Ho scelto di leggere Piranesi perché ne ho sentito parlare molto bene e alla fine, dopo aver letto continui accenni a una non definita trama, la mia curiosità ha avuto la meglio. Per fortuna mi sono buttata.

È stata una bellissima lettura che mi ha davvero trasportata in un altro mondo, è un libro vivo che riesce a far sentire il lettore parte di esso.

La trama è semplice: Piranesi vive nella Casa. La Casa è il Mondo e il Mondo è la Casa. È il Figlio della Casa e la Casa si prende cura di lui. La Casa lo ama, lui venera la Casa.

Non vi dirò altro perché dovete fare come me è correre il rischio, aggiungere altro sarebbe un peccato. Leggetelo.

 

Molte cose sono ignote. Una volta – è stato circa sei o sette mesi fa – ho visto un frammento di un brillante colore giallo fluttuare dolcemente su una Marea mite sotto il Quarto Salone Occidentale. Non capendo cosa potesse essere, ho guardato le Acque e l’ho afferrato. Era una foglia, molto bella, con due lati curvi che terminavano ognuno con una punta. Certo, è possibile che appartenesse a un tipo di vegetazione marina che non ho mai visto, ma ne dubito. La consistenza mi sembrava sbagliata. La sua superficie respingeva l’Acqua, come se fosse desinata a vivere nell’Aria.

 

Mi trovo ora ad aver scritto una recensione che in realtà non è una recensione, perché vi sto solo dicendo di leggerlo. Non sarà molto utile, ma non ci sono solo io. Andate a cercarne altre, tutti vi diranno di dargli una chance cercando di rivelare il meno possibile della trama. Perciò ve lo chiedo sulla fiducia, mia e di tutti i lettori che ci sono passati.

Se cercate un fantasy che apra nuovi orizzonti e che vi sorprenda con la sua semplicità, se volete vedere il mondo di Piranesi, entrate nella Casa.

 



Traduzione: Donatella Rizzati
Editore: Fazi

Pagg. 267

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