Galileo & Harry Potter – La magia può aiutare la scienza? – Marco Ciardi
Carocci editore
131 pagine
La scienza non è mai stata la mia più grande passione, ma mi
ha sempre affascinato. Del resto, basta guardarci attorno per capire quanto sia
importante e come influenzi ogni aspetto della nostra vita. Mi piace, quindi,
fare ogni tanto una piccola incursione, cercando sempre qualcosa alla mia
portata.
Ciò che mi ha incuriosita di questo libro è stata la
possibilità di poter riflettere su questa disciplina. Ho potuto così conoscere
alcuni dei suoi rappresentanti, ma ho anche scoperto come essa sia stata amata
da tanti altri personaggi. Questo perché non possiamo dividere nettamente in
compartimenti stagni l’animo umano. Siamo tutti un miscuglio, in noi convivono
più interessi e passioni, che finiscono inevitabilmente per influenzarsi a
vicenda.
Mi piace il messaggio che Marco Ciardi vuole trasmettere,
insieme a Galileo, cioè quello della scienza come bene comune e sapere di
dominio pubblico. Perché, come ci ripete più volte, essa deve essere alla
portata di tutti.
L’autore in oltre s’interroga su come la vediamo ai giorni
nostri e come invece facevamo in passato. Per farci comprendere che non
dobbiamo dimenticare e ignorare ciò che si credeva un tempo, oppure prendere
per legittime discipline ormai smentite. Dobbiamo semplicemente prendere atto
che si tratta di percorsi che l’umanità ha intrapreso e ci hanno permesso di
arrivare ai giorni nostri. Perché la scienza non è un sapere rapido e
immediato, ma un travagliato lavoro di scoperta e studio che, tuttavia, finisce
sempre per ripagarci.
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