Gli amici silenziosi di Laura Purcell – Una casa maledetta e strani coinquilini


Che soddisfazione chiudere un libro che si è gustato fino in fondo. Questo è quello che mi è successo con Gli amici silenziosi, una lettura appassionante e terrorizzante che mi ha tenuta incollata fino all’ultima pagina.

Quando ho iniziato questo libro non sapevo bene cosa aspettarmi, sapevo che c’era un mistero, un’atmosfera gotica, qualcosa di soprannaturale e la trama a grandi linee. In questo modo, ho potuto apprezzare il libro senza conoscere i dettegli o troppe informazioni e quindi rimanere genuinamente sorpresa.

Per questo motivo, la trama che voglio lascarvi è piuttosto sommaria, perché è bello scoprire la storia durante la lettura.

La trama

È il 1865 e la vedova Bainbridge raggiunge la casa di campagna della famiglia del marito insieme a Sarah, una parente povera, per la prima volta proprio per il triste evento del funerale del suo sposo. È incinta e tutte le speranze che aveva riposto per il futuro sembrano sgretolarsi una dopo l’altra.

Una domanda sorge spontanea, perché i Baibridge si sono tenuti lontani da The Bridge (la casa) per così tanto tempo?

Elsie dovrà affrontare una ben mesta gravidanza, isolata in campagna insieme al suo lutto, con a farle compagnia soltanto Sarah. Tuttavia, è davvero così? Quali strani amici silenziosi si nascondono in soffitta? Sono loro che grattano sul legno a notte fonda?

Sss, sss. Si svegliò di scatto, tutto il corpo percorso come da una scarica elettrica. Sss. Denti che attaccano il legno. Che raspano.

[…] Nel corridoio c’era più luce. Fece qualche passo fuori, i piedi sprofondavano nel tappeto polveroso. Mentre avanzava si levavano delle nuvolette.

Non scorse nulla che le suggerisse da dove arrivasse quel rumore. Tutto era immobile. La luce della luna entrava dalla torre nolare formando delle sbarre argentate, e i busti di marmo brillavano.

Sss, sss. Elsie andò verso quel suono. Doveva fermarlo: non sarebbe mai riuscita a dormire, con quel fracasso. Sss, sss. Era più veloce, frenetico. Si mise a camminare imitandone il ritmo, svoltò oltre la galleria e verso le scale. Ne era sicura: veniva da sopra.

Spero proprio di essere riuscita ad incuriosirvi e che sia abbastanza, voglio resistere e non dire di più in modo tale che possiate godervi questo horror insieme a ogni sobbalzo che il vostro cuore avrà.

Ho trovato la scrittura della Purcell coinvolgente e ho apprezzato i capitoli che si alternano su piani temporali diversi, in questo modo ci viene rivelato tutto con calma, con i giusti tempi. La casa poi, è ben descritta e misteriosa al punto giusto, pregna di un’atmosfera antica e inquietante che sembra colpire anche noi. I sobbalzi del cuore che ho citato prima non sono esagerati, l’orrore e il soprannaturale sono ben dosati, accennati abbastanza da farci sentire a disagio ma non sono esagerati al punto da cadere nel ridicolo. 

Conclusioni

Vi consiglio davvero questo volume e mi chiedo come siano le altre opere di quest’autrice. Non sono state ancora tradotte in italiano quindi potrei leggerle in inglese, sarebbe anche un buon esercizio.

Inoltre, non dispiacerebbe se traessero un bell’horror da questo libro, credo che si presterebbe molto.




Editore: DeA
Traduzione: Ada Arduini

Pagg. 382

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