La variante di Lüneburg di Paolo Maurensig – Una partita a scacchi nella Storia


È stata una scelta abbastanza peculiare per me questa, una lettura istintiva che non avevo programmato per i primi giorni dell’anno, dove pensavo di intrattenermi con letture più leggere.

A volte, però, sono i libri a scegliere noi e io sono una lettrice impulsiva, che cambia facilmente i suoi programmi letterari e a volte segue semplicemente il caso.


Tutto questo per dire, che si è trattata di una lettura più impegnativa di quanto non pensassi. Dal punto di vista del contenuto però, più che stilistico. Maurensig, infatti, conquista con la sua scrittura fluida e intesa, ma non pesante.

La trama

Dieter Frish è un uomo d’affari trovato morto nella sua villa fuori Vienna, al centro di un piazzale a forma di scacchiera collocato al centro di un labirinto in giardino. Deceduto in seguito a un colpo d’arma da fuoco, i giornali non riescono a chiarire di cosa si sia trattato. Omicidio, suicidio, incidente?

La soluzione può essere così semplice, oppure la fine di quest’uomo va ricercata indietro nel tempo, all’inizio di una partita a scacchi che attraversa decenni?

Un gioco sanguinario che può portare alla follia, che mette a confronto menti, anime e Paesi. Perché la scacchiera che si delinea lungo la narrazione è grande quanto l’Europa stessa.

E se a volte il giocatore viene raffigurato nelle sembianze di un vegliardo dalla fronte corrucciata, questa è solo la rappresentazione emblematica di un’attività in cui si bruciano i giorni, gli anni, l’esistenza stessa in una sola inestinguibile fiamma. In cambio, paradossalmente, il giocatore di scacchi assapora l’arrestarsi del tempo in un’ansa di eterno presente. Quando, invece, è lontano dalla scacchiera, allora sì che la vita gli sembra intollerabilmente veloce, e cerca di ritrovare al più presto quel suo stato grazia, quella nebulosa e allo stesso tempo lucida condizione di supremazia che gli è dato assaporare solo quando la sua mente si concentra sul gioco.

Una trama particolare, penserete. Un mistero da risolvere. È vero, e saranno gli stessi protagonisti, il morto in persona, a svelarlo. 

Una grande partita quella raccontata da Maurensig, perché non comprende solo due uomini ma, è bene che lo sappiate prima di intraprendere la lettura, anche le atrocità della Seconda Guerra Mondiale. I protagonisti attraversano il tempo, decenni, e solo con la loro morte la partita sarà finita.


Maurensing riesce a rappresentare mirabilmente la lotta e lo sfinimento, il desiderio di vittoria e l’istinto di sopravvivenza, con il senso di colpa che ne consegue. Tutto questo, in un intreccio di piani temporali che avvolge il lettore, immergendolo ancora di più nella storia.




Editore: Adelphi
Pagg. 158

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