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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Invictus – William Ernest Henley

William Ernest Henley (1849-1903), fu un poeta, giornalista ed editore britannico. A 12 anni si ammalò di una grave forma di tubercolosi che all’età di 25 anni lo portò a dover amputare la gamba. Scrisse questa poesia proprio in ospedale, mentre combatteva contro il suo male e cercava di salvare l’altra gamba (affidandosi ad un altro chirurgo). Il titolo della poesia, Invictus , significa non vinto, indomito, e non fu scelto dallo stesso autore, bensì da Arthur Quiller-Couch (scrittore e critico letterario) diversi anni dopo la prima pubblicazione della poesia. Out of the night that covers me, Black as the pit from pole to pole, I thank whatever gods may be For my unconquerable soul. In the fell clutch of circumstance I have not winced nor cried aloud. Under the bludgeoning of chance My head is bloody, but unbowed. Beyond this place of wrath and tears Looms but the Horror of the shade, And yet the menace of the years Finds, and shall find me, unafraid. It matter

Il profeta dell’incubo – Il ciclo del sogno – H. P. Lovecraft

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A cura di Sergio Altieri Feltrinelli 334 pagine “Non è morto ciò che in eterno può attendere. E con il volgere di strani eoni, anche la morte può morire.” ( La città senza nome ) Con questo libro partiamo per un viaggio nel mondo dei sogni, un universo alternativo che possiamo raggiungere solo con il nostro spirito e che Lovecraft delinea con precisione e fantasia. Che siano stati i suoi veri incubi a creare queste pagine o che le abbia immaginate ad occhi aperti, l’effetto onirico è comunque presente. Questa è una raccolta di dieci racconti che ci porteranno nell’oltre, nel mondo che ci circonda ma non vediamo, in dimensioni alternative, in sogni tangibili. Ho letto ancora troppo poco di questo autore, ma mi sono goduta quest’esplorazione. Ho apprezzato la prefazione di Sergio Altieri e che in seguito ogni racconto abbia una sua introduzione, aiuta ad affrontarli nel modo giusto e a comprendere come collocarli nella bibliografia lovecraftiana, Azathot – So

Amleto – William Shakespeare

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A cura di Agostino Lombardo Feltrinelli 285 pagine Testo originale a fronte Non mi metterò a recensire William Shakespeare, questa è stata una lettura ludica e curiosa, spinta dalla voglia di conoscere un autore tanto celebrato. Lascerò ad altri ben più preparati il compito di parlarne in modo più approfondito. Eccovi quindi due parole sulla trama. Il Re di Danimarca è morto e sul trono ora siede suo fratello Claudio, che ha anche sposato la Regina vedova Gertrude. Il giovane Amleto incontra uno spettro, che gli si rivela come quello del padre. Quest’apparizione accusa l’attuale Re di averlo assassinato e chiede al figlio di fargli giustizia. Amleto, per scoprire se ciò che ha detto lo spettro è reale, si finge pazzo e ordisce uno stratagemma per capire se il Re è davvero colpevole. Non so quanto andare avanti a parlarvene, perché molti conosceranno la storia anche senza averla letta, ma per sicurezza mi fermo qui. Desidero solo riportare il famoso monologo

Quando i cavalli avevano le dita – Misteri e stranezze della natura – Stephen Jay Gould

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Traduzione di Libero Sosio Feltrinelli 391 pagine Non so se siano stati gli anni di Superquark, le ore di documentari sugli animali o Licia Colò, sarà stato il loro sforzo comune a farmi arrivare a Quando i cavalli avevano le dita . Non sono mai stata una scienziata, tuttavia la natura e i vari abitanti di questo pianeta hanno sempre suscitato un certo fascino su di me. Forse per questo motivo ho scelto questo libro fra i tanti su uno scaffale in libreria. Stephen Jay Gould è stato un biologo, zoologo, paleontologo e storico della scienza. Oltre che un grande studioso dell’evoluzionismo. Tutto ciò si rispecchia in questa raccolta di saggi sulla natura e sull’evoluzione. Ho trovato molto piacevole che fosse una raccolta, poiché ne alleggerisce la lettura. Così, di pagina in pagina, passiamo dalle differenze nelle dimensioni tra maschio e femmina della stessa specie a discutere sull’errata proiezione della nostra morale sulla natura, a conoscere alcuni personaggi imp