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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

Il ballo – Irène Némirovsky

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Traduzione di Margherita Belardetti Adelphi 83 pagine Dopo tanto rimandare, eccomi qui. Ho letto qualcosa di Irène Némirovsky. Dopo aver ricevuto questo libro ho aspettato mesi e mesi per leggerlo, ma devo dire che mi è piaciuto. Siamo a Parigi, nel 1928. Una ragazzina di nome Antoinette non ne può più di aspettare: vuole vivere, essere adulta e pensare a se stessa. Tuttavia i suoi genitori, soprattutto la madre, la frenano. A forza di ribollire per conto suo, il desiderio di vendetta cresce sempre di più, fino a sfociare in un gesto inaspettato. Un piccolo racconto, ma denso. Dove possiamo trovare ribellione, desiderio di amare, vendetta, voglia di rivalsa, odio. Il rapporto madre e figlia non è mai facile e qui ne abbiamo un esempio. Rimane sempre piacevole e scorrevole.

La regina degli scacchi – Walter Tevis

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Traduzione di Angelica Cecchi Beat 322 pagine Beth è sola. Tremendamente sola. La scoperta degli scacchi è per lei una rivelazione, un appiglio a cui aggrapparsi, un sostegno per non cadere. Perché a otto anni la Methuen Home per orfani non è certo accogliente e lo spazio personale è limitato, ma gli scacchi aprono nuove possibilità. Sono un universo infinito di possibilità. Beth deve solo chiudere gli occhi, disporre i pezzi e comandarli come un generale in battaglia. L’abilità della bambina non passa inosservata, nonostante un inizio ostacolato, e la sua sicurezza spiazza gli adulti che la circondano facendo inginocchiare un re dopo l’altro. Tuttavia la strada per il successo è lunga e gli avversari che incontra sono sempre più temibili. Riuscirà ad andare avanti e farsi spazio nel mondo? La realtà la colpisce brutalmente una volta dopo l’altra; le sarà possibile rialzarsi? La piccola Beth, pur essendo sempre circondata dall’isolamento e dalla solitudine, dovrà cresc

Orgoglio e pregiudizio & friends – Ovvero: come reinterpretare all’infinito una storia

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Traduzione di Irene Aprile Babelcube Quando un libro che amiamo finisce lo sconforto ci pervade. Ci chiediamo: perché? Perché questo triste giorno è arrivato? Quanto desideriamo poter rincontrare i nostri amati personaggi. In questi casi, in genere, questo rimane un desiderio inesaudibile. Vuoi che l’autore non voglia più scrivere di loro, vuoi che sia morto e non possa proprio più farlo. La fortuna vuole che questo sia un limite, se non superabile, almeno arginabile. La fantasia, come noi lettori ben sappiamo, non ha limiti, e per uno scrittore che chiude bottega eccone altri pronti a occuparne il posto a gomitate. Perciò, largo alle variazioni, rifacimenti, rielaborazioni, o comunque vogliate chiamarle, ad opera degli appassionati di tutto il mondo. Traduzione di Anna  Plantamura Babelcube Le opere di Jane Austen, ovviamente, non sono state risparmiate e sul mercato possiamo trovare una marea di libri