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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

Il cavaliere svedese – Leo Perutz

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Traduzione di Elisabetta Dell’Anna Ciancia Adelphi 228 pagine Il mio secondo libro di Perutz, purtroppo non mi ha entusiasmata come il primo che ho letto. Questo romanzo, il cui contenuto è passato per veritiero tramite un espediente, è ambientato a inizio ‘700. A metà XVIII secolo una nobildonna scrive le sue memorie e parla anche del padre: il cavaliere svedese. In questo libro viene narrata la storia di questo cavaliere, come dal nulla ha acquistato fortuna e come la sorte lo ha trattato. Una storia particolare, con uno stile suo, diversa da Il maestro delgiudizio universale . Sembra quasi una fiaba: l’avventura, i raggiri, il diavolo, il rovesciamento della sorte. Un racconto piacevole ma che non mi è sembrato nulla di parfticolare.

Darcy del Derbyshire – Abigail Reynolds

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Traduzione di Irene Aprile Babelcube Books e-reader Ecco terminato un altro romanzo della Reynolds. Ormai è chiara la mia passione per questo genere. Si tratta di uno dei soliti rifacimenti ispirati a Jane Austen e le sue opere, tuttavia, non mi sembra il miglior risultato dell’autrice. Questa volta si concentra sulla storia d’amore dei genitori di Darcy con qualche sprazzo sulla coppia originale. Non l’ho trovato particolarmente avvincente e piacevole, anzi, forse un po’ noioso. La storia non è ben approfondita. Consiglierei di concentrarsi sulle altre opere della Reynolds ed evitare tranquillamente questo.

Yeruldelgger – Morte nella steppa – Ian Manook

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Traduzione di Maurizio Ferrara Fazi Editore – Collana Darkside 524 pagine Ho sempre adorato come i libri permettano di scoprire luoghi e persone nuovi, dandoci la possibilità di coprire chilometri e chilometri in poche pagine e facendoci conoscere culture ai nostri antipodi. Con Ian Manook ho scelto di partire per la Mongolia, un paese del quale continuo a non sapere praticamente niente, ma mi sembra di averci dato una sbirciata. Morte nella steppa è un romanzo giallo ambientato nella Mongolia contemporanea e spazia dalle steppe a Ulan Bator, la capitale. Yeruldelgger è un commissario che cerca di far bene il suo lavoro mantenendo sempre intatto il suo senso di giustizia, forse è ciò che gli rimane dopo una famiglia distrutta alle spalle. Nell’adempimento del suo dovere s’imbatte in due casi che paiono non poter essere il più distante l’uno dall’altro: una bambina straniera seppellita con suo triciclo nella steppa e tre cinesi uccisi e mutilati a Ulan Bator. Yerul

Diario di una lady di provincia – E. M. Delafield

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Traduzione di Monica Pareschi Beat 187 pagine Si può dedurre facilmente dal titolo di cosa parla questo libro, si tratta per l’appunto di un diario scritto da una madre di famiglia che vive nella provincia inglese ed è ambientato fra le due guerre. La lady in questione scrive sul suo diario quando le capita, a volte qualche giorno di seguito e altre ne salta qualcuno. Racconta cosa le capita, le impressioni che la gente ha su di lei, i suoi pensieri e le sue riflessioni, sempre conscia dell’ipocrisia e della falsità che sono onnipresenti nella società di allora (come in quella odierna). Oserei definirlo senza lode e senza infamia. Non credo ci sia molto da dire su di esso. A tratti è divertente e ironico ma mi sembra non decolli mai ed ho fatto un po’ di fatica a finirlo, nonostante sia molto scorrevole. Ci sono diversi seguiti ma non credo che mi arrischierò a leggerli, visto che il primo non mi ha entusiasmata. Potrebbe essere carino da leg