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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

A sangue freddo – Truman Capote

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Traduzione di Mariapaola Ricci Dèttore Garzanti 391 pagine Mi ha fatto un po’ impressione leggere questo libro perché si tratta di un romanzo/cronaca. Capote, infatti, racconta dell’omicidio della famiglia Clutter, composta da una coppia con una figlia e un figlio adolescenti. Abitavano in una prospera fattoria a Holcomb, in Kansas, e la loro vita fu crudelmente interrotta nelle prime ore del 15 novembre 1959. L’autore concluse questo libro dopo anni di ricerche e interviste, che lo portarono a ripercorrere le vite non solo delle vittime ma anche dei loro carnefici: Perry Smith e Dick Hickock. Tutto questo fino alla fatidica notte e ai mesi (anni) che seguirono - indagini, arresto ed esecuzione. Ai giorni nostri siamo ormai abituati ad essere subissati da fatti di cronaca nera da tv, giornali… i media non tralasciano niente, concentrandosi su un delitto e parlandone fino alla nausea. Non è il caso di quest’opera, che nonostante il tema trattato (che all’epoca fece mo

Fahrenheit 451 – Ray Bradbury

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Introduzione di Neil Gaiman Traduzione di Giuseppe Lippi Mondadori 163 pagine Negli anni ’50 Ray Bradbury immagina un futuro, neanche così lontano, nel quale i libri sono banditi. Non si possono leggere né possedere e le pene per chi infrange questa legge sono molto severe. I pompieri, un tempo simbolo di coraggio e salvezza, sono ora un corpo di “protettori della felicità” - «[…] i difensori della nostra comprensibile e legittima paura di sembrare inferiori […]» pag.59 -, incaricati di bruciare ogni libro, ogni pagina, con tutta la casa del criminale. Un fuoco distruttore che divampa nelle notti e serve da esempio. Guy Montag è un pompiere e brucia i libri. E ruba i libri. Di nascosto, le sue mani sembrano agire da sole quando ne cela uno sotto il braccio, che va poi a finire nella sua piccola collezione a casa. Che cosa spinge Montag a comportarsi così? A rischiare tanto? Forse qualcosa in lui sta cambiando. È stanco di essere “felice”, è stanco di non parlare, è st

Danger! e altre storie – Sir Arthur Conan Doyle

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Traduzione di Valentina Avallone ABEditore 261 pagine Doyle non mi sta portando fortuna. Questa raccolta di dieci racconti spazia fra diversi generi (dalla guerra al soprannaturale), cosa che mi ha subito incuriosita e invogliata all’acquisto. Devo ammettere di essere stata vinta anche dalla grafica bellissima, una copertina ben fatta e i disegni d’apertura ai racconti. Non la tirerò per le lunghe, credo semplicemente che questi racconti non mi abbiano presa. Non li ho trovati interessanti né coinvolgenti. Posso citarne solo tre che hanno risvegliato il mio interesse: Il chirurgo di Gaster Hell , riesce a mantenere una certa suspense e un buon ritmo; Cosa accadde ; La difesa del prigioniero .   Non ho letto molto di Sir Doyle, ma credo che d’ora in avanti mi limiterò alle avventure di Sherlock Holmes.

La valle della paura – Sir Arthur Conan Doyle

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Traduzione ? Rusconi Libri 196 pagine Non ho letto questo libro. Mi sono fermata dopo le prime pagine. Non ce la facevo più. Non per la storia, ma la traduzione. Fatta da chi, non si sa. Anche la prefazione è anonima. Non sono un’esperta, ma persino io non ho potuto fare a meno di notare gli errori. Congiuntivi che mancano e ricompaiono al posto del condizionale, passato prossimo buttato lì tra remoto e imperfetto. La lettura mi risultava troppo spiacevole per continuare. Sembra che quest’edizione sia venuta al mondo senza nessuna cura, abbandonata a se stessa, poverina… Cercherò altri lavori di Conan Doyle stampati da altri.

Il condominio – J. G. Ballard

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Traduzione di Paolo Lagorio Feltrinelli 189 pagine La storia di questo libro di Ballard mi ha subito incuriosita: quella di un condominio avveniristico dove tutti i bisogni dei suoi inquilini sono soddisfatti. Tuttavia, quando black-out e malfunzionamenti iniziano a diffondersi, gli abitanti di questa città verticale di quaranta piani si volgono gli uni contro gli altri. Non sono solo i battibecchi tra vicini a nascere, ma delle vere lotte fra clan. Il ritorno a uno stato primordiale non porta alla rinascita del buon selvaggio, bensì allo scatenarsi della brutalità e della prepotenza. Più il grattacielo si degrada, più anche uomini e donne mutano. Le domande che sorgono sono molte. Reagiscono tutti così? Non possono abbandonare il palazzo? Da fuori nessuno si accorge di niente? Non vorrei anticipare troppo, non so quanto si sappia di questo libro in giro, basti sapere che il grattacielo diventa un mondo a sé stante, alieno a ciò che accade intorno. I suoi abitanti so