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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Cecità – José Saramago

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Traduzione di Rita Desti Feltrinelli 276 pagine Perdere la vista. Non è qualcosa a cui normalmente si pensa, ma sicuramente spaventa tutti. Tuttavia, sappiamo che in caso di un tale evento, potremmo contare sull’aiuto delle persone che tengono a noi. Avremmo il tempo di abituarci alla nuova condizione e sapremmo che il mondo andrebbe avanti esattamente come prima, incurante di noi. La qual cosa può essere di conforto, un punto fermo, sapere che tutte le cose di cui avremo bisogno saranno comunque al loro solito posto anche se magari dovremo rapportarci con loro in modo diverso. Nel libro di Saramago la cecità non è un fardello di pochi, ma un macigno per tutti. Inizia a diffondersi poco a poco, una persona, due persone, cinque, venti. Un’epidemia che il Governo di questo Stato innominato non sa come gestire. Può soltanto cercare di contenerla, segregando i colpiti. Una cecità che terrorizza prima di tutto per la diffusione contagiosa, in secondo luogo per il biancore a

The Graveyard Book – Neil Gaiman

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Illustrazioni di Dave McKean Bloomsbury 309 pagine Poco a poco mi sto leggendo Gaiman, senza tralasciare i libri per ragazzi. The Graveyard Book (o Il figlio del cimitero in italiano) è una fiaba bellissima, capace di farci tornare bambini, quando giochi e misteri si nascondevano accanto a una panchina al parco o sotto il tavolo da pranzo. Questa è una delle capacità di Neil Gaiman che apprezzo di più, quella di vedere i mondi nascosti appena dietro il velo della normalità, portando il mistero nella vita di tutti i giorni. Così andando in giro, una fermata della metro, un camposanto, una giostra, sono molto di più, custodi di segreti ignorati. Horror, fantasy, soprannaturale, sono mescolati magistralmente, facendoceli riscoprire sotto nuove forme, con l’aggiunta di una punta di dolcezza che a volte sa un po’ di malinconia. Il libro inizia in modo tragico, the man Jack (Jack del Mazzo) si aggira per una casa ormai deserta, i suoi occupanti giacciono senza vita per mano

So, we’ll go no more a-roving – Lord Byron

So, we’ll go no more a-roving So late into the night, Though the heart be still as loving, And the moon be still as bright. For the sword outwears its sheath, And the soul wears out the breast, And the heart must pause to breathe, And love itself have rest. Though the night was made for loving, And the day returns too soon, Yet we’ll go no more a-roving By the light of the moon. Più non andremo vagando tardi così nella notte, anche se il cuore sia amante, e la luna luminosa. Perché la spada consuma il fodero, e l’anima il petto, e il cuore deve acquietarsi per riprender lena, e lo stesso amore ha bisogno di riposo, anche se la notte fu fatta per amare, e il giorno torna troppo presto, più non andremo vagando alla luce della luna. Ho scoperto questa bellissima poesia di Lord Byron grazie al libro Cronache marziane , di Ray Bradbury, nel quale ho trovato anche questa traduzione. Mi ha subito colpita ed è un po’ che pensav

Il fiero pasto – Antropofagie medievali – Angelica A. Montanari

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Il Mulino 238 pagine Quello della Montanari è un saggio fuori dal comune, almeno per me, che mi ha portata, come differenzia l’autrice stessa, alla scoperta dell’ antropofagia – letteralmente «mangiare l’uomo» - e del cannibalismo – nutrirsi di esseri della stessa specie. Queste due pratiche sono menzionate nel corso del Medioevo, dove la realtà si mescola alla fantasia: orchi e lupi mannari, ma anche buoni cristiani. L’autrice si muove tra i primi secoli del cristianesimo fino alle soglie dell’età moderna, ricavando le sue informazioni da diversi documenti: cronache, fonti normative, trattati medici, testi teologici, immagini e narrazioni letterarie… Anche se occorre esaminare accuratamente queste fonti e saperle anche interpretare, non possiamo relegare ogni evento all’immaginazione e all’esagerazione. Il cannibalismo è presente nella storia e comparve in diverse circostanze. Come nei casi in cui fu dettato dalla fame (scatenata da carestie e assedi), o nelle rivolte p