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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Juvenilia – Jane Austen

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A cura di Giuseppe Ierolli Elliot 306 pagine Rieccomi dalla Austen dopo tanto, troppo, tempo. Conservo e proteggo ciò che mi rimane da leggere di lei con un misto di trepidazione e reverenza. Alla fine ho ceduto, giusto per leggere qualcosa di suo, anche se si tratta di opere giovanili ancora lontane dai capolavori che l’hanno fatta passare alla storia. Quest’opera è divisa in tre volumi, così come li ha concepiti la Austen, e raccolgono vari tipi di brani composti tra il 1787 e il 1793 (tra i suoi 12 e 18 anni). Sventurati i lettori che dovettero aspettare il XX secolo per vederli pubblicati. Si tratta di scritti di generi diversi: «frammenti di racconti, romanzi brevi, romanzi epistolari, saggi storici, pezzi teatrali, versi.» . L’ironia di Jane Austen, anche in giovane età, è innegabile. Le sue parodie, anche se brevi, sanno essere spassose, e forse la brevità in questi casi le rende ancora più gradevoli. È un libro delizioso. Davvero. Così piacevole da legger

Il manoscritto – Come la riscoperta di un libro perduto cambiò la storia della cultura europea – Stephen Greenblatt

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Traduzione di Roberta Zuppet Rizzoli 309 pagine Stephen Greenblatt ci invita a guardare al passato, a come i classici abbiano fondato la nostra modernità. In particolare, abbiamo modo con lui di approfondire come il De rerum natura di Tito Lucrezio Caro sia un mattone fondamentale della nostra storia e di come lo stupore poetico della sua visione scientifica del mondo riesca ancora oggi a emozionare. Redatto intorno al 50 a.C., Greenblatt ci accompagna alla riscoperta del libro insieme a Poggio Bracciolini, colui che lo riportò alla luce nel 1417 dopo averlo scovato in un monastero in Germania, facendoci rivivere la trepidazione che precede una tale scoperta. La quale non fu proprio fortuita, poiché Poggio era un vero cacciatore di libri, che girava in lungo e in largo alla ricerca di tesori nascosti. Un compito che sapeva svolgere bene giacché aveva tutti i requisiti per farlo.   Il viaggio necessario per comprendere l’importanza del De rerum natura comincia secoli

Le ateniesi – Alessandro Barbero

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Mondadori 211 pagine Ho scelto questo libro principalmente per l’ambientazione, Atene del 411 a.C. Mi affascinava l’idea di una storia ambientata a quel tempo. Fuori città vivono due contadini vicini e amici, Trasillo e Polemone. I due vecchi sono reduci di guerra, gli ateniesi sono anche in quel momento in lotta con gli spartani, e pur non essendo mai stati ricchi la loro situazione è ancora peggiorata. Hanno due figlie, Glicera e Charis, delle quali non si occupano molto poiché sono più interessati a discutere di politica. Intanto, un ricco di nome Eubolo che ha la casa di campagna non lontano dai contadini complotta insieme a degli amici per liberarsi della democrazia e instaurare la tirannide, desiderio anche di altri agiati cittadini. Charis e Glicera sono giovani e forse un po’ ingenue per questo, perciò quando il giovane Cimone, figlio di Eubolo, le invita nella sua casa con una scusa non credono che possa succedere niente di male. E sarebbe anche così, ma Cimon