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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Io sono leggenda di Richard Mathewson –Ii vampiri sono tra noi, i vampiri siamo noi

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Ho preso questo libro a colpo sicuro dopo che è stato pubblicizzato a lungo, per via della sua nuova traduzione, e averlo visto un po’ dappertutto. Il film di Will Smith mi era piaciuto, quindi non avevo dubbi, anche se avevo sentito che la pellicola si discosta dal libro. La pellicola non si discosta, prende totalmente un’altra strada. Oltre al titolo hanno poco altro in comune. Questa non è una cosa negativa e, infatti,  questa lettura mi è piaciuta moltissimo . La trama È il 1976 e Robert Neville sopravvive come può. L’umanità è scomparsa, per quel che ne sa lui, è l’ultimo essere umano sulla Terra.  Barricato in casa di notte, cacciatore di vampiri di giorno, Robert affronta questa nuova esistenza tra alti e bassi, davvero bassi. Non è facile. Il desiderio di combattere, di trovare una cura, è contrapposto alla disperazione e al senso di disfatta che si impadroniscono di lui nelle lunghe notti di assedio. Appena fa un passo avanti, gli sembra di tornare indietro di tre. I vampiri h

Pizzeria Kamikaze di Etgar Keret – Viaggio nell’assurdo

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Poche volte è possibile descrivere un libro con una sola parola ma in questo caso mai termine fu più azzeccato. Assurda. Questa raccolta di racconti è assurda . Li ho letti volentieri uno dopo l’altro, godendomi le bizzarre e nere avventure contenute, senza fermarmi neanche una volta a chiedermi quale fosse il messaggio dell’autore. Vi prego. Non fatelo neanche voi. Leggete queste storie senza farvi troppe domande, per una volta che è possibile. Ma, se nonostante tutto vorrete scervellarvi, vi prego di tornare qui e parlarmene. Perché sarei davvero curiosa di sapere che cosa di logico sia possibile tirar fuori da queste pagine.  Intendiamoci, hanno un inizio, uno svolgimento e una fine, ma c’è poco da scervellarsi su significati reconditi. Così è come ho scelto di leggerle e così si chiude la faccenda per me. I racconti Detto questo, alcuni racconti mi sono piaciuti di più di altri e uno non l’ho proprio compreso e neanche apprezzato. Vabbè, capita. È una raccolta che merita di essere

La morte nel villaggio – perché ormai non posso più fare a meno del mio appuntamento mensile con Agatha Christie

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Questa volta sono in ritardo, ho letto sono ad agosto il titolo che in realtà avrei dovuto affrontare a luglio… ma non importa. Non bisogna essere fiscali. Trama In questa storia compare per la prima volta la mitica Miss Marple, quando il delitto raggiunge il suo piccolo villaggio. È il colonnello Protheroe ad essere ucciso, niente di meno che nello studio del reverendo del villaggio! Chi può aver osato tanto? I sospettati sono tanti, dalla seconda moglie alla figlia, dal pittore al bracconiere. Il povero colonnello non era simpatico a molti e i moventi si sprecano. Miss Marple è una vecchietta coi capellibianchi e dai modi sempre molto timidi e mansueti. La signorina Wetherby è un misto di miele e aceto. Miss Marple è certamente la più pericolosa delle due. Conclusioni È un mistero intricato e pieno di colpi di scena , perché anche una piccola comunità ha molto da nascondere e nessuno è esente dal biasimo. Ho trovato molto interessante la postfazione , che permette di notare dei picco

Autostop con Buddha di Will Ferguson – Un viaggio attraverso il Giappone alla scoperta dei suoi abitanti

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Provo un po’ di malinconia scrivendo queste parole perché questo libro è stato uno dei più difficili da terminare. Ho resistito gli ultimi giorni, centellinando le pagine per cercare di prolungare il più possibile questo viaggio. Raramente questo termine è stato usato più correttamente nei confronti di un libro.  Will Ferguson è riuscito davvero a portare anche me su quelle strade che lo hanno fatto arrivare a Capo Soya, il punto più a nord dell’isola di Hokkaido. Quest’estate sono stata in Giappone, ho sperato che qualcuno si fermasse a darmi un passaggio, ho dormito in locande tipiche e in capsule hotel, ho mangiato alla buona e provato quello che capitava, ho incontrato persone ostili e altre di delicata gentilezza, fin quasi a sentirmi parte di questo popolo, ma mai davvero. Uno straniero sarà sempre uno straniero in Giappone. Ma la più vivida immagine di un sakura è quella dell’Ishiwarizakura, il Ciliegio che Spacca la Pietra, nella città di Morioka, nel Nord del paese. L albero i