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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Il vampiro – A. K. Tolstoj

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Prefazione di Vladimir S. Solov’ëv Traduzione della prefazione e de  Il vampiro di Luigi Viola Traduzione di  Appuntamento tra trecento anni  di Fiammetta Caravelli Elliot 117 pagine Questi due racconti di A. K. Tolstoj sono un buon intrattenimento, se non per una notte buia e tempestosa, almeno per un pomeriggio buio e tempestoso.  Lo scrittore, cugino di secondo grado di Lev Tolstoj, è un autore di racconti gotico-fantastici e anche di un romanzo storico,  Il principe Serebrjanyj . Il primo racconto si intitola  Il vampiro , anche se è un peccato che non abbiano mantenuto il titolo originale,  Upyr . Infatti, il termine vampiro è ampio e comprende tutta una serie di mostri dei miti folkloristici e del mistero. L’ Upyr, in particolare, è un vampiro della tradizione russa (non so se anche di altre) che può gironzolare di giorno e riposare di notte. Inoltre, cosa che lo rende ancora più pericoloso, riesce a mescolarsi con successo fra gli esseri umani.  In questa

L’ultimo chef cinese – Nicole Mones

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Traduzione di Valeria Giacobbo Beat 326 pagine Questo romanzo era quello che mi ci voleva in questo momento. Una lettura leggera ma capace di coinvolgere. Parla di Maggie, una giornalista americana di una rivista di cucina, che rimasta vedova deve recarsi a Pechino per motivi familiari. Amando il suo lavoro e avendone bisogno per distrarsi dai suoi problemi, approfitta del viaggio per realizzare un articolo. Così, la sua vita finisce per intrecciarsi con quella di Sam Liang, uno chef emergente cino-americano, grazie al quale riuscirà a scoprire i veri sapori della Cina – che in genere non vengono esplorati dagli occidentali – e a trovare un nuovo percorso. Non è semplicemente un libro sul cibo, perché la cucina cinese non si limita al sapore. Vi sono odori, consistenze, essenze, rappresentazioni ingannevoli e, soprattutto, la convivialità che ogni pasto porta con sé. Perché non è importante solo cosa si mangia, ma anche con ch

Un gioco da bambini – J. G. Ballard

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Traduzione di Franca Castellenghi Piazza Feltrinelli 92 pagine Un altro breve romanzo, questa volta di J. G. Ballard che, come anche ne Il condominio , fa chiaramente trapelare una critica alla società e, in questo caso, al suo modo di crescere i bambini – in quella che è una continua ricerca di incanalarli verso i sentieri prestabiliti dagli adulti. Il Pangbourne Village, un’amena e ricca località residenziale fuori Londra, avrebbe dovuto essere il sogno di molti e un esempio per le future comunità. Sicuramente lo è stata per un po’, finché, una mattina di giugno, i suoi residenti e dipendenti (32 adulti in tutto) sono stati trovati brutalmente uccisi e i 13 ragazzini figli degli abitanti scomparsi. La verità che verrà a galla in qualche modo, anche se per pochi, è bene difficile da credere. Infatti, sono stati i giovani a compiere quella strage. Il continuo controllo unito a una permissività e una pazienza senza limiti (che rasenta un’indifferenza e un’avversione

Lady Susan – Jane Austen

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Traduzione di Elisabetta Pellini Edizioni Clandestine 121 pagine Quello che ho appena finito di leggere è un breve romanzo epistolare (scritto probabilmente nel 1794) che non viene annoverato fra i capolavori di Jane Austen, bensì come una delle sue opere giovanili – un preludio a quelli che saranno i suoi veri romanzi. Detto questo, mi è veramente piaciuto. Lady Susan è una vedova recente, madre di una giovinetta neanche sedicenne. La signora in questione è bella, affascinante e con una buona parlantina e usa queste sue capacità per godere al meglio della vita di società e volgere ogni cosa secondo i suoi desideri. Tutto ciò crea inevitabilmente dei pettegolezzi, che la precedono ovunque vada. Nello scambio epistolare che intrecciano i vari personaggi, emergono le manovre nascoste e le manipolazioni di Lady Susan, che non mostra difficoltà nel rigirare a piacimento il sesso opposto. Le sue macchinazioni hanno i risultati sperati grazie anche a coloro che si fanno