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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

La strana morte dell’ammiraglio – Agatha Christie, Dorothy L. Sayers, G. K. Chesterton e altri membri del Detection Club

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Traduzione di Roberto Serrai Le chiocciole 329 pagine La cosa particolare di questo giallo non è tanto la storia, che si rifà ai più classici schemi del genere, ma com’è stato scritto. Si tratta, infatti, di un romanzo a più mani. Alla sua stesura parteciparono 13 scrittori di gialli, tutti membri del Detetcion Club (composto, appunto, da famosi autori di polizieschi). Lo scopo di scrivere questa storia, pubblicata per la prima volta nel 1931, fu soprattutto quello di divertirsi. Ogni autore si occupò di un capitolo, passandosi il manoscritto di mano in mano, come una staffetta. Ognuno continuò da dove aveva lasciato il precedente. La conclusione, tuttavia, fu scritta in collaborazione (questo fu invitabile per dar maggior coerenza possibile al tutto). Dopo la conclusione vi è una sezione in cui gli autori, uno per volta, espongono le idee personali che si erano fatti sulla storia e su come l’avrebbero fatta proseguire. In conclusione, non sarà magari il giallo del s

Storia della pirateria – David Cordingly

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Traduzione di Adria Tissoni Mondadori 285 pagine Non ho mai letto storie di pirati, ma come tutti ne sono rimasta in qualche modo affascinata. Il cinema ha sfruttato l’argomento a dovere e quindi, se anche la sua letteratura ha finora sfuggito il mio sguardo, ho assorbito in qualche modo la mia dose di storie e fantasie. David Cordingly è stato per 12 anni Direttore delle mostre al National Maritime Museum di Greenwich. Questo libro nasce da un’esposizione degli anni ‘90, «Pirats: Fact and Fiction», che sarebbe dovuta durare solo pochi mesi ma che invece, dato il successo, finì per proseguire per tre anni. Non aspettatevi però di veder confermate le vostre illusioni, perché Cordingly vi farà tornare con i piedi per terra. Gli stereotipi legati ai pirati sono così radicati nell’immaginario collettivo che ormai l’idea che ce ne siamo fatta è una sola per tutti. Gambe di legno, pappagalli, bandane, cappelli, armi, tavole sospese… La realtà dovrà ridimensionare tutto ciò, si

L’ombra venuta dal tempo – Howard P. Lovecraft

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Traduzione di Barbara Gambaccini 85 pagine Edizioni Clandestine È il 1908 e Nathaniel Wingate Peaslee, docente alla Miskatonic University, è colto da un’improvvisa amnesia che porta un cambiamento di personalità nell’uomo. Il nuovo Nathaniel non ha alcun ricordo di sé e del suo passato e, fatto ancor più strano, non sembra minimamente interessato a tornare in possesso della sua vecchia vita. Si muove, va in giro, interagisce con chi gli sta intorno, parla inglese, ma in modo particolare, quasi arcaico, e ha uno strano accento. Si dedica completamente allo studio, intenzionato ad apprendere il più possibile: nozioni di storia, scienza e altri campi. Cose che magari dovrebbe anche sapere, ma allo stesso tempo è a conoscenza di fatti ormai dimenticati della storia umana. Arriva addirittura ad avere alcune previsioni del futuro. Parenti e amici non riescono più a stargli vicino, come se inconsciamente la verità li avesse raggiunti. Devono passare oltre cinque anni prima