Io sono leggenda di Richard Mathewson –Ii vampiri sono tra noi, i vampiri siamo noi


Ho preso questo libro a colpo sicuro dopo che è stato pubblicizzato a lungo, per via della sua nuova traduzione, e averlo visto un po’ dappertutto. Il film di Will Smith mi era piaciuto, quindi non avevo dubbi, anche se avevo sentito che la pellicola si discosta dal libro.

La pellicola non si discosta, prende totalmente un’altra strada. Oltre al titolo hanno poco altro in comune.

Questa non è una cosa negativa e, infatti, questa lettura mi è piaciuta moltissimo.

La trama

È il 1976 e Robert Neville sopravvive come può. L’umanità è scomparsa, per quel che ne sa lui, è l’ultimo essere umano sulla Terra. 

Barricato in casa di notte, cacciatore di vampiri di giorno, Robert affronta questa nuova esistenza tra alti e bassi, davvero bassi. Non è facile. Il desiderio di combattere, di trovare una cura, è contrapposto alla disperazione e al senso di disfatta che si impadroniscono di lui nelle lunghe notti di assedio. Appena fa un passo avanti, gli sembra di tornare indietro di tre.

I vampiri hanno preso il controllo di tutto? Da dove sono arrivati? C’è un futuro per l’umanità?


Li sentiva ancora, là fuori, li sentiva bisbigliare e gironzolare, li sentiva gridare, ringhiare e azzuffarsi fra loro. Di tanto in tanto un sasso o un mattone colpiva la casa con un tonfo. A volte un cane abbaiava.

Ed erano lì tutti per la stessa cosa.

Robert Neville chiuse gli occhi un istante e serrò le labbra in una linea sottile. Poi li riaprì e si accese un’altra sigaretta, lasciando che il fumo gli invadesse i polmoni.


Conclusioni

Questo romanzo è tutto sommato breve, o meglio, è lungo il giusto. 

Racconta quello che deve senza troppi fronzoli ma con i dettagli giusti. Rivelandoci quello che serve ma lasciando spazio all’immaginazione e alle possibilità.

È stata la lettura giusta per quest’estate, ricca di suspense ed emozioni, l’ho divorata in poco tempo. 


Sono stata piacevolmente sorpresa perché non sapevo bene cosa aspettarmi, anche se ero piuttosto sicura di non essere delusa, e mi è piaciuto più di quanto pensassi. La scrittura di Matheson è intensa ma scorre fluida pagina dopo pagina, catturandoci.

L’atmosfera, piena di disperazionesolitudine, e l’ignoranzache noi stessi abbiamo di cosa stia accadendo nel mondo (poiché seguiamo il punto di vista di Neville), ci permettono di essere totalmente immersi nella storia, la viviamo allo stesso tempo del protagonista.


Così, insieme a lui, dobbiamo affrontare i vampiri, che sono più di un cliché cinematografico, e le paure che risiedono in un uomo solo.






Traduttore: Giovanna Scocchera
Postfazione: Giancarlo de Cataldo

Editore: Mondadori

Pagg. 200

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