Il velo dipinto di W. Somerset Maugham – Un vero quadro dove si riconosce la mano di un maestro


È davvero tanto tempo, o almeno a me sembra così, che non mi sedevo con tranquillità a riflettere su un libro letto e a scriverci due righe come si deve. Mi sembra di non sapere più da che parte cominciare ma non voglio rinunciare a questo angolo di web che mi sono ritagliata.

 

Procediamo con ordine allora e vediamo di capire di cosa parla questo libro.

Siamo ad Hong Kong, anni ’20, e una coppia inglese male assortita ma sposata di propria volontà condivide la vita lontano dalla patria. Walter è un batteriologo, profondamente innamorato della moglie Kitty, una giovane che si è sposata perché ormai si stava facendo “tardi” e voleva trovarsi un marito e allontanarsi da casa. Forse non sono le basi più solide per un matrimonio, ma ai due sembravano più che sufficienti.

Alla fine anche Kitty trova l’amore ma non con suo marito. Anche la realtà, la dura realtà, non tarda a raggiungerla e spezzare un triangolo amoroso che non era destinato a durare.

 

Le sembrava che le ultime settimane le avessero insegnato almeno questo: che se a volte era necessario mentire agli altri, era sempre spregevole mentire a sé stessi.

 

Quindi, Oriente, matrimonio infelice, tradimento, amante… una combinazione che può sembrare un po’ scontata ma che non deve ingannare. Non è un semplice fatto di cronaca, è la vita. La realizzazione del nostro posto nel mondo, di ciò che è importante, di ciò che siamo. Kitty finirà per scoprire molto su sé stessa.

Questa lettura mi ha confermato quanto mi piace Maugham. Una scrittura coinvolgente, ricca non tanto per le ambientazioni quanto per i personaggi. Vivi, reali, innamorati, sofferenti, percorrono queste pagine, crescendo e mutando.


 

Alcuni di noi cercano la Via nell’oppio e altri in Dio, alcuni nel whisky e altri nell’amore. È sempre la stessa Via e non porta da nessuna parte.

 



Traduzione: Franco Salvatorelli
Editore: Adelphi

Pagg. 234 

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