Doyle, Holmes e il Dottor Watson – Una mostra per il detective più famoso al mondo


L’uomo che non è mai vissuto e che non morirà mai.

Conosco troppo poco Sherlock Holmes per poterne davvero parlare. Pur non avendo mai letto niente di Sir Arthur Conan Doyle (cosa alla quale intendo rimediare quanto prima) non ho potuto fare a meno di andare a visitare la mostra dedicata al suo personaggio che si terrà fino al 12 aprile al Museum of London. Ci sono stata giusto in tempo prima del termine, per fortuna!
Un’immagine del Dottor Watson e Sherlock
Holmes a cura di Sidney Paget, illustratore
britannico le cui immagini accompagnavano 
gli scritti originali di Doyle su The Strand Magazine.    
L’esibizione si apre con alcune locandine di film ispirati all’investigatore di Baker Street e prosegue con una serie di foto, quadri, stampe, fotoincisioni della Londra di fine ‘800 e inizio ‘900. Sono tutte alquanto suggestive e riescono a ricreare il mondo in cui si muovevano Holmes e il Dottor Watson poiché sono accompagnate da una descrizione e da riferimenti ai libri. Ovviamente non conoscendoli mi sono persa purtroppo parte di questa loro peculiarità (posso solo immaginare con quale piacere un lettore accanito di Doyle abbia letto le didascalie e abbia rivissuto le avventure da lui raccontate). Ciononostante, grazie a loro, ai libri, ai manoscritti originali e altri testi presenti mi sono potuta comunque lasciare avvolgere dai fumi di Londra e camminare per le vie calpestate dall’immaginazione di Doyle, ritrovando anche strade che conosco e che sono profondamente cambiate.
Al termine di questa carrellata d’immagini troviamo una sala dedicata agli oggetti appartenuti, se non a Sherlock Holmes in persona, almeno a coloro che lo hanno portato in vita a teatro, al cinema o in tv (il cappotto indossato da Benedict Cumberbatch nella bellissima serie della BBC reinterpretata in chiave moderna, assolutamente da non perdere). Oltre a ciò erano presenti anche altri manufatti che avrebbero potuto essere stati usati da un investigatore della sua epoca o che sono nominati nei libri.
In conclusione, posso dire che è stata una mostra molto piacevole e ben fatta, curata apposta per gli appassionati di Sherlock Holmes ma adatta a chiunque. Dopo aver visto film e serie tv a lui dedicate mancava solo lei per spingermi a tradire Hercule Poirot per un altro detective (solo per poco però!).
La mia mente è ormai stata
irrimediabilmente fuorviata e
per me Holmes ha questo aspetto…
A prescindere da questa esposizione particolare, il Museum of London è piacevole da visitare. Come per molti altri musei a Londra l’ingresso è gratuito (ovviamente le donazioni sono sempre ben accette) ed è l’ideale per ripercorrere la storia della città, partendo fin dalle sue origini preistoriche. Passo dopo passo si è accompagnati dettagliatamente nelle tappe che hanno fatto di questa città una delle metropoli più importanti.

…o questo.
PS: Esiste un museo permanente di Sherlock Holmes situato, sorpresa delle sorprese, al 221b di Baker Street. Non oso metterci piede se non prima di aver letto qualcosa a riguardo.

PPS: A quando un museo dedicato ad Hercule Poirot? Esiste e me lo sono perso?


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