Omicidio in laboratorio – T. L. Davidson

Traduzione di Sara Caraffini
Polillo editore
254 pagine

Ho scoperto questa collana della Polillo editore per puro caso, si tratta della Mystery Collector’s Edition chiamata I bassotti.
Hanno avuto davvero una bella idea: mettere insieme titoli praticamente sconosciuti in Italia, permettendo di fare così piacevoli scoperte. Sono gialli vecchio stampo, quelli che preferisco, anche se devo ammettere di non essermi mai avventurata tra la famosa letteratura nordica di questo genere e perciò non posso fare molti paragoni.
Ecco come la descrive la casa editrice:

Questa piccola biblioteca del giallo da salvare si propone di presentare al pubblico della libreria una produzione letteraria pressoché irreperibile, rivalutando un genere che resiste con successo da oltre 150 anni e in cui si sono cimentati, tra gli altri, poeti, economisti, storici, scienziati, filosofi. Costruita con la passione del collezionista, attingendo soprattutto alla grande tradizione angloamericana, la collana riserva molte sorprese: a romanzi fondamentali, ma spesso misconosciuti, dell’età dell’oro del mistery – tra il 1920 e il 1940 – ed ad alcuni inediti in Italia, si affiancano singolari riscoperte, libri di autori poco noti, talvolta con al loro attivo una sola grande storia poliziesca, geniali divertissment intellettuali e opere che hanno la strada al thriller moderno.

Siamo in un’imprecisata cittadina inglese e il corpo senza vita del dottor Sheppery viene rinvenuto nel suo laboratorio del Medical Building dallo studente George Wroxham e dal geniale dottor Blythe. L’odore di mandorle amare fa subito pensare al dottor Blythe al cianuro, oltretutto vi è un flacone proprio lì vicino! Che sia stato un incidente? O un suicidio? Oppure, come sembra notare subito l’onnipresente dottor Blythe, un omicidio?
Come se tutto ciò non bastasse, vi è qualcos’altro a complicare le cose: a quanto pare il dottor Sheppery era già annegato nel pomeriggio.
Riuscirà l’ispettore Mellison a sbrogliare la matassa di questo mistero? Riuscirà a fidarsi del dottor Blythe e a sfruttare il suo prezioso aiuto?

L’ho trovato un giallo ben fatto, con un po’ di suspense ma non tantissima. Voglio dire, era piacevole e l’ho letto volentieri, ma non era molto incalzante. Ha una struttura classica: omicidio-detective/aiutante-indizi-colpo di scena-fine. In alcuni punti mi sono sembrati un po’ troppo fortunati a trovare ciò che serviva per risolvere il caso – almeno per quanto riguarda l’ispettore, il dottor Blythe ha ragionato di più e le sue deduzioni sono frutto della sua osservazione.

In conclusione, rimane un bel mistery da ombrellone che si finisce in poco tempo tra un bagno e l’altro.

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