Seneca – Biografia del grande filoso della classicità – Emily Wilson

Traduzione di Carla Lazzari
Mondadori – Le scie
278 pagine

Non è facile scrivere la biografia di un personaggio storico così antico, ancora meno se si tratta di Lucio Anneo Seneca. È rimasto così poco da cui trarre informazioni, le fonti sono così scarse.
Nonostante le difficoltà Emily Wilson traccia la vita di questo personaggio complesso e contraddittorio con maestria, riuscendo sempre a mantenere alta l’attenzione. Anche nel mio caso, sapevo davvero poco riguardo questo filosofo, non ho avuto problemi a seguire la sua storia e rimanerne appassionata, poiché la Wilson non annoia mai ed è piacevole da leggere.
Non ho mai letto biografie ma forse potrei cominciare ad avvicinarmi a questo genere, ho trovato interessante leggere di un autore per comprenderne meglio le opere. Quest’ultime ci sono presentate nel testo (con anche una loro analisi) ed aiutano nella comprensione di Seneca, i loro contenuti sono rivelatori anche se non necessariamente biografici. Per esempio l’autrice mette a confronto la tragedia Medea con la vita del filosofo:

“Medea è una donna esiliata dalla sua terra, rosa dall’ira, decisa a vendicarsi del suo nemico e insieme a conservare la propria dignità e autonomia; in lei si coglie un’eco oscura della vita in esilio di Seneca.” (pag. 119)

È stata una bella lettura, che mi ha portata a vedere quest’uomo come più umano e non un lontano e astratto personaggio storico. Ci parla di lui, delle sue opere e dell’epoca in cui viveva. Interessante l’epilogo, che riprende l’eredità del filosofo nei secoli fino ai giorni n ostri.

“La morte di Seneca, nonostante tutti i suoi sforzi, e forse anche per essi, fu lo specchio più fedele della sua vita. Il suo ultimo atto fu un corpo a corpo lento, doloroso, retorico, estremamente melodrammatico fra l’idealismo filosofico e l’umana debolezza di fronte al potere politico.” (pag. 259)

Costretto da Nerone a suicidarsi, il filoso provò prima a tagliarsi le vene, fallendo, passò alla cicuta. Non fu sufficiente e alla fine morì in un bagno caldissimo soffocato dal vapore.

Commenti

Post popolari in questo blog

Holy Sonnet 10 – John Donne

La morte non è cosa per ragazzine di Alan Bradley – Piccole detectives crescono

L’ambiguo malanno – Condizione e immagine della donna nell’antichità greca e romana – Eva Cantarella