Il serpente dell’Essex – Sarah Perry

Traduzione di Chiara Brovelli
Neri Pozza
453 pagine

Nella Londra di fine Ottocento una vedova ancora giovane, Cora Seaborne, può finalmente lasciarsi la sua vecchia vita nel passato dopo aver seppellito il marito. Con figlio e amica al seguito parte per l’Essex alla ricerca di fossili e forse di un pizzico di avventura.
Tra nuove conoscenze e un misterioso mostro Cora dovrà capire cosa vuole, e non solo lei. I numerosi compagni di questo libro dovranno anch’essi decidere del proprio destino.

Una storia partita bene, piena di promesse ma che alla fine mi ha lasciata con ancora la voglia di qualcos’altro. Un libro che lascia insoddisfatti nonostante i personaggi siano ben caratterizzati e l’ambientazione costruita a dovere. Forse sono io che non so apprezzare questo tipo di romanzo, che sembra prendere un tralcio di vita e descriverlo senza una vera conclusione in fondo. Forse le aspettative non erano realistiche e la quarta di copertina mi ha tratta in inganno. Un peccato perché per certi versi mi è anche piaciuto, all’inizio ero presa, ma poi… tutto è svanito, sciolto.

L’ho finito, ho scrollato le spalle e sto già pensando a come sbarazzarmene.

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