Le mille e una morte – Jack London

A cura di Ottavio Fatica
Adelphi
147 pagine

Eccomi approfondire la conoscenza di Jack London con questa raccolta di brevi racconti. Si può facilmente dedurre che il tema ricorrente sarà la morte, nelle sue varie forme.
Il primo racconto è quello che dà il titolo al libro, Le mille e una morte, e parla di questo giovane di buona famiglia che, una volta ripudiato, se ne va in giro per il mondo. Quando si trova in pericolo rischiando di annegare viene salvato, ma c’è da chiedersi se non sarebbe stato meglio per lui finirla lì. La morte continua a perseguitare e colpire il protagonista. Non voglio anticiparvi troppo. In ogni caso non posso che notare ancora quanto l’autore sia avanti con i tempi e quanto agghiacciante sia ciò che scrive.
In Bâtard troviamo un’accoppiata che si è rivelata vincente nel corso dell’evoluzione, l’uomo e il cane. Quella che per tutti è una storica amicizia si rivela per i protagonisti un eterno duello fondato sull’odio. Il cane diventa uomo, l’uomo diventa cane, in uno scontro duro e inesorabile. La morte è uno scontro.
Un racconto che mi è piaciuto in particolare è Allestire un fuoco. La morte diventa il gelo, che è un paziente cacciatore. Insegue la preda, spesso ignara, e lancia il suo attacco fatale quando la vittima non ha più scampo.
Anche Perdifaccia mi è piaciuto molto. In questo racconto l’uomo mente e inganna, e il premio finale non è quello che normalmente si desidera. La morte può essere l’unico rifugio.
Ne L’eternità delle forme la morte porta alla follia.
In Guerra scopriremo che la morte prende sempre qualcuno.
Infine, Il Dio Rosso. In questa storia Bassett, esploratore e studioso, si ritrova da solo nella giungla ad affrontarne i pericoli. Tutto questo per un suono, il meraviglioso suono che proviene dal Dio Rosso, e che percorrendo miglia e miglia lo ha catturato. Avrei voluto saperne di più, so che lo scopo dell’autore sarà stato un altro, ma mi rimane addosso una curiosità non indifferente.

In ogni caso, sono racconti che mi sono piaciuti e mi hanno intrigata.

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