Le piccole libertà di Lorenza Gentile – Paris, arrivo!


Questo libro, un po’ come I miei giorni alla libreria Morisaki, è un romanzo coccola. È leggero, scorrevole e mira a lasciare un senso di benessere e speranza al lettore. Riesce nel suo intento anche se in modo diverso dal libro di Yagisawa, che è più breve e delicato mentre Le piccole libertà con la sua trama più complessa e i maggiori dialoghi fa venir voglia di qualcosa di più avvincente che però non arriva. Non che questo sia necessariamente un male, ma mi sembra che abbia cercato una complessità e una profondità non raggiunta pienamente.

Rimane una lettura gradevole che scalda il cuore e fa venir voglia di essere felici, di riprovare, di non aver paura e, soprattutto, di andare a Parigi a gustarsi qualche dolce.

 

La trama

 

Oliva ha tutto, sa tutto e non potrebbe essere più felice. Un posto in azienda, genitori pianificatori, un bel marito che l’aspetta all’altare, una villetta in provincia e persino i sudoku. Allora perché la notte non dorme? Perché sente il bisogno di nascondere degli snacks asiatici? Perché…?

Un giorno arriva un pacco corredato da un biglietto. È la zia Vivienne, che non sente da anni e che tutti in famiglia davano per morta, che la invita a venire a Parigi. Le spiegherà tutto quando sarà lì, alla libreria Shakespeare & Company.

Una follia. Non ha senso. Che dire ai suoi genitori? E al suo fidanzato? Ovviamente, parte.

A Parigi la ricerca della zia si dilunga e si mischia a nuovi amici, nuove scoperte, piccole avventure e piccole libertà. E come dice zia Vivienne: “[…] tante piccole libertà ne fanno una grande.”

 

“Se ascolti te stesso e sbagli”, aveva commentato Giulia, “almeno sai con chi prendertela”. 

 

Oliva compie un viaggio che non è solo fisico ma anche interiore, per riscoprire sé stessa e cosa vuole dalla vita. Forse non riuscirà a scoprire tutto e subito ma il primo passo è il desiderio di cambiare qualcosa.

 



Editore: Feltrinelli
Pagg. 313

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