Un passato imperfetto di Julian Fellowes – Uno sguardo sull’aristocrazia inglese


Fino a questo momento mi sono piaciuti tutti i libri di quest’autore che ho letto, partendo da
 Belgravia, passando per Snob e terminando con questo titolo, Un passato imperfetto.

Anche in questo caso è la società inglese ad essere dipinta, dalla fine degli anni Sessanta ai giorni nostri, e non sempre ne esce al meglio. Fellowes non si fa remore nel parlare dell’aristocrazia britannica, sottolineandone le peculiarità non sempre ammirabili. 

Con uno sguardo intenso e implacabile, ne osserva il mutamento degli ultimi decenni, mettendo a paragone due società (fine anni Sessanta e nostra, per l’appunto) che hanno finito per distanziarsi sempre di più.

Ho notato una certa malinconia e intimità in questo romanzo, sento che Fellowes ci ha messo del suo, ricercando forse esperienze e impressioni della giovinezza (è pur sempre nato nel 1949).

 

In sostanza, è un romanzo che mi è piaciuto più di quanto pensassi e che sicuramente consiglio, anche come primo approccio a quest’autore, ma non perdetevi Belgravia, mi raccomando.

 

La trama

 

Damien Baxter, un uomo ricco e che si è fatto da solo, nulla può contro la morte che sta per giungere. Una malattia lo sta logorando e ha ancora solo pochi mesi a disposizione.

Solo e prossimo alla dipartita decide di cercare il possibile figlio concepito in gioventù e farlo erede di ogni suo avere. Non è un compito facile poiché gli indizi a disposizione sono pochi e così chiede aiuto a un vecchio nemico, lo stesso che decenni addietro lo introdusse in quella società che era ansioso di conoscere ma non di far parte.

Grazie a questo scrittore che si presta ad aiutare Damien iniziano per noi dei viaggi nel tempo, alla riscoperta di un passato che trafigge ancora l’anima.

 



Traduzione: Massimo Ortelio
Editore: Beat

Pagg. 462

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