Agnes Browne mamma – Brendan O’Carroll
Traduzione di Gaja
Cenciarelli
Neri Pozza
170 pagine
Siamo nella Dublino fine
anni ’60 e Agnes Browne, per la prima volta nella sua vita, è vedova. Non è
troppo difficile lasciarsi il lutto alle spalle quando il defunto era un uomo
violento che sperperava denaro e poi il lavoro e i figli la tengono occupata.
Fortunatamente per lei si tratta di ragazzi in gamba e uniti.
Per Agnes ricomincia
quindi la vita e noi la seguiamo sorridendo fra un aneddoto e l’altro. Non
possiamo fare a meno di ridere alle battute volgari della sua amica Marion o
alle marachelle dei marmocchi. È un libro pieno di vita e va letto così, con la
stessa gioia con la quale dovremmo iniziare ogni giorno. Dobbiamo imparare da
Agnes Browne e i suoi, e goderci ogni istante.
La narrazione va avanti
liscia come l’olio, senza intoppi, e i capitoli si susseguono in un lampo. Il
libro volerà in un soffio lasciandovi una dolce sensazione di serenità. Se dopo
l’ultima pagina proverete già un po’ di malinconia, rasserenatevi. Quello che
avete tra le mani è solo uno dei quattro volumi usciti, potete trovare: Agnes Browne nonna, Agnes Browne ragazza, I
marmocchi di Agnes. Non ho idea se ci sia un ordine preciso da seguire, ma
credo che possano essere mescolati senza particolari problemi.
Come ormai accade per
molti libri, anche da questo è stato tratto un film e s’intitola: La storia di Agnes Browne. Non l’ho
visto e non so se lo farò. Non è tanto per il fatto, da quanto ho letto, che
qualcosa nella trama è stato modificato, più che altro ho paura che mi deluda.
Ho visto i film tratti da Zia Mame e Un giorno di gloria per Miss Pettigrew,
due libri che mi sono piaciuti accompagnati da due film insoddisfacenti.
Lascerò quindi questa storia al suo posto originale, la carta, e magari tornerò
tra i personaggi leggendo gli altri libri.
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