Paura – Stefan Zweig

Traduzione di Ada Vigliani
Adelphi
113 pagine

Irene Wagner è una giovane donna dell’alta borghesia che ha una vita pacifica e priva di fastidi. Ha un marito, due figli, e un amante. Quest’ultimo sembra essere stato scelto per puro caso e finisce per diventare l’ennesimo accessorio della sua esistenza. Tuttavia il pericolo si nasconde dietro l’angolo o meglio, sul pianerottolo della casa del suo amante. Una donna attende Irene nell’ombra, pronta a ricattarla, e lei paga. Da quel momento inizia un vero e proprio calvario. Si sente sempre più braccata poiché la ricattatrice non dà segno di desistere.
A questo punto Irene inizia anche a comportarsi in modo diverso dal consueto e teme che le persone intorno a sé finiscano per notarlo, soprattutto il marito. Inizia ad osservarlo meglio e a studiare la sua vita, questo la porta a riflettere su tutto. Ma ormai rischia di perdere ciò che solo ora sta cominciando a guardare. La vergogna, la colpa, la paura, si fanno sempre più pressanti e sembra non esserci una via d’uscita. Il marito ha capito che nasconde qualcosa o no? E cosa farà quando la verità, prima o poi ne è sicura, verrà a galla?

Rieccomi dopo un così breve periodo con un libro di Stefan Zweig, dopo Mendel dei libri. Anche in questo caso ho potuto apprezzare la scrittura dell’autore, che riesce sempre a mantenere alta la tensione. Descrive magistralmente le sensazioni e le emozioni provate da Irene e perciò viviamo tutto insieme a lei. Ci racconta, come in una cronaca, il suo percorso mentale, mentre si strugge da una conclusione all’altra, e fa salire la nostra ansia.
La paura perseguita il colpevole senza darle pace fino al punto in cui anche la pena è un sollievo, una fine dell’agonia. Non è il castigo, non è il giudizio, è la paura che distrugge la vita e toglie tutto.
Nonostante sia breve credo che non sia un libro da portarsi in giro e leggere durante le attese, ma anzi, va gustato con calma.


Ho scoperto per caso che è suo anche un libro che lessi anni fa, La novella degli scacchi. Devo assolutamente rileggerlo.

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