Dall’origine – Una grande storia del tutto – David Christian



Parlare di questo saggio non è facile, come iniziare a descrivere un libro che tratta un tema così vasto? Qui non stiamo parlando della “semplice” storia dell’umanità, ma della big history.

Nell’incredibile viaggio che è questo libro, David Christian ripercorre la grande storia del tutto, partendo da quel puntino, più piccolo di un atomo, che conteneva tutto l’universo, che con il Big Bang è “esploso” (in questo modo è chiamato oggi il primo istante dell’universo), espandendosi, aumentando di complessità. Fino a creare nebulose, stelle, atomi, pianeti, vita.

Perché trattare un argomento così ampio? Perché abbracciare tutta la storia? Non si rischia forse di essere approssimativi?
Potrà anche essere vero, Christian ha ovviamente dovuto concentrare e riassumere molto. Lo scopo però non era fare un corso universitario di mesi su tutta la storia di sempre, ma di narrare la storia delle origini.

Fin dagli albori dell’umanità la nostra specie ha sempre cercato di individuare il suo posto nel mondo, così sono comparse leggende e tradizioni, tramandate di generazione in generazione. Diverse da cultura a cultura, da paese a paese, tra una religione e l’altra. E allora, cosa possiamo fare adesso? Il mondo in cui viviamo è strettamente connesso, le culture si mescolano e le storie delle origini entrano in contrasto fra loro.
In questo saggio David Christian (non per primo) risponde al bisogno umano di conoscere se stesso e il suo posto nell’universo, in una storia delle origini laica e scientifica ma non per questo meno sbalorditiva. Che unisce tutti.

[…] una nuova narrazione globale delle origini colma di significato, stupore e mistero come qualunque narrazione delle origini tradizionale, ma basata sulla moderna conoscenza scientifica che attraversa numerose discipline.

Dal Big Bang alla fine sulla Terra


Partendo da quel puntino, l’autore ci narra dell’energia che ne è scaturita, del calore, della formazione dei primi atomi - fino ad arrivare a dense nubi di materia piena di nuclei di elio che si fondono, una fornace con un nucleo che si espande e contrasta la gravità, ed ecco, è nata una stella. E poi galassie, il tutto diretto dalle leggi della fisica, e poi da stelle morenti arrivano tutti gli elementi della tavola periodica, e ancora nuove stelle e ancora materia e detriti e poi pianeti ed ecco, il nostro sistema solare. Ci sono voluti solo 9.2 miliardi di anni, poco no?

E poi?

Passiamo alla vita sul nostro pianeta, casa delle condizioni Goldilocks per la nascita della vita stessa - né troppo caldo, né troppo freddo; né troppo lontano, né troppo vicino al sole; tanta materia diversa e acqua, un liquido nel quale gli atomi possono muoversi, ma non troppo velocemente. La vita è raccontata fin dai suoi albori. Arrivando alla fine, a noi. Gli ultimi arrivati.
Infatti, se pensate all’universo come nato 13 anni e 10 mesi fa, al nostro sistema solare comparso da 4 anni e 6 mesi, la nostra specie si è fatta vedere solo da 100 minuti.

La conoscenza è come una sfera; quanto più è grande il suo volume, tanto maggiore è la superficie di contatto con ciò che è sconosciuto. – Blaise Pascal

Cosa troverete nel libro


Riassumere qui tutto il saggio, non ha senso e sarebbe fin troppo difficile per me, Ecco perché vi ho dato solo questi accenni, anche un po’ confusi. Voglio aiutarvi però a farvi un’idea un po’ più sensata di questo libro perché merita davvero di essere letto ed una lettura molto interessante per riscoprire la storia delle origini.

Di seguito troverete quindi un indice, per vedere i punti che l’autore tratta, come sono stati divisi e quali sono le soglie ritenute fondamentali per la storia. Le soglie, usate da Christian, sono i più importanti punti chiave di transizione e contribuiscono a dare struttura alla narrazione
Personalmente, trovo sempre utile dare una scorsa all’indice di un saggio.

Vi invito anche ad andare a vedere la TED talk che David Christian ha fatto, dove racconta questo meraviglioso viaggio in prima persona. È un video di poco più di un quarto d’ora e, ovviamente, ripercorre la storia ancor più velocemente che nel libro, ma è perfetto da seguire prima o dopo la lettura. Ci sono così tanti punti trattati che una rinfrescata non mi ha fatto male.

Indice

Parte prima – COSMO

I. In principio. Soglia 1
II. Stelle e galassie. Soglie 2 e 3
III. Molecole e lune. Soglia 4

Parte seconda – BIOSFERA

IV. Vita. Soglia 5
V. Vita in miniatura e biosfera
VI. Vita di grandi dimensioni e biosfera

Parte terza – NOI

VII. Esseri umani. Soglia 6
VIII. Agricoltura. Soglia 7
IX. Civiltà agricole
X. Alle soglie del mondo di oggi
XI. L’Antropocene. Soglia 8

Parte quarta – IL FUTURO

XII. Dove va tutto?

La prima parte riguardante il cosmo è stata una delle mie preferite, Christian è riuscito a riportarmi agli albori dell’universo. E ve lo dice una profana che è sempre stata una schiappa nelle materie scientifiche.
La seconda sulla biosfera, è stata piacevole, ma la parte sulla nascita della vita sulla Terra rimane quella un po’ più confusionaria per me e anche quella che mi ha appassionato di meno. Ho preferito la sezione con la comparsa di esseri un po’ più interessanti e grandi (non me ne vogliate male poveri organismi unicellulari).
E poi arriviamo noi, gli essere umani, e osserviamo la crescita esponenziale della nostra specie (in numeri, ma anche dal punto di vista culturale, economico, sociale, etc…).

Parlando di noi. In questa lettura è emerso un concetto molto interessante: l’apprendimento collettivo. Questa caratteristica della nostra specie ci ha portato a essere quello che siamo oggi.
Le conoscenze apprese non scompaiono con la morte di un individuo, noi siamo in grado di trasmetterle in modo completo ed efficiente. Grazie al linguaggio, generazione dopo generazione, si sono accumulate, nei secoli, nei millenni. Nelle generazioni e nelle società. Pronte ad essere usate al momento giusto. 
Non solo, si sono diffuse in tutto il globo, propagandosi non solo in linea temporale ma scambiandosi nello spazio. 

Tutti i conseguimenti dell’umanità, dall’antichità fino ad oggi, sono i prodotti di una memoria condivisa accumulata nel corso dei secoli. – Eric Kandel 

Cosa ne penso


Questo saggio mi è piaciuto molto proprio per il suo abbracciare tutto, una vera storia delle origini. Ora, so che dovrò approfondire i punti che mi sono interessati di più se ne vorrò sapere davvero qualcosa, ma è meraviglioso tenere in mano questo volume e pensare: ecco la storia del tutto. È riuscito a darmi una prospettiva nuova, o meglio, concreta, sulla nostra posizione nell’universo e sul nostro ruolo sul pianeta Terra. 

Leggendo questo saggio ci si rende conto di quanto siamo piccoli in quest’universo e da quanto poco tempo ci siamo. Quante cose sono dovute accadere perché alla fine arrivassimo noi. Quante condizioni, quante prove, quanti fallimenti, sono stati necessari. 

In secondo luogo, aiuta a comprendere quanto la nostra specie stia influenzando la Terra. Lo so che è una cosa che si sa, ma non ci si sofferma mai più di quel tanto. Eppure, come Christian sottolinea pensando al futuro, è il momento – che in realtà sta già passando – di decidere cosa fare, come agire.
Questo è un dato di fatto, noi stiamo modificando il nostro pianeta, la sua biosfera – cioè le condizioni indispensabili alla vita.
Dobbiamo prendere ciò che di buono è uscito dall’Antropocene (almeno dal punto di vista umano) e continuare a migliorarlo e metterlo in pratica. Tuttavia, non possiamo semplicemente dimenticare ciò che di cattivo ha portato (le disuguaglianze, i conflitti con risultati sempre più terribili, la diminuzione della biodiversità, la minaccia al sistema climatico) e continuare su quella strada, perché alla fine non ne risulterà niente di buono. 

Conclusioni


Eccoci alla fine e so che sembra che io vi abbia anticipato molto, ma fidatevi, c’è molto di più ad aspettarvi tra queste pagine. Quello che avete letto è solo una scorsa.
Questo saggio, al di là dei gusti personali, delle competenze dello scrittore, dello stile o di quello che volete, alla fine, può essere considerato un successo. Perché?

Perché fa riflettere. 

Risponde a delle domande ma ne fa sorgere altre. Ci porta a interrogarci sul futuro e a guardare al passato come a una narrazione non ancora finita. 
Sta anche a noi scriverla.



Traduzione: Tullio Cannillo
Editore: Mondadori
Pagg. 324

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