La biblioteca dei morti – Glenn Cooper



Questo libro è il primo di una trilogia che è già in mio possesso, infatti, il tomo in questione è accompagnato dai due seguiti in un unico librone.
Non è un formato che in genere amo molto, preferisco avere i volumi separati, per comodità.
Tuttavia, questo fu un acquisto impulsivo dell’ultimo Black Friday e lo comprai quasi a scatola chiusa.

Passiamo ora a saperne un po’ di più.

La trama


A New York una serie di omicidi occupa le prime pagine dei giornali, un serial killer imprendibile terrorizza la città: Doomsday.
Tutto questo, nonostante le vittime designate ricevano una cartolina di avvertimento prima del loro omicidio, con sopra il giorno della loro morte e una bara disegnata.
A indagare su un caso così scottante non poteva che esserci l’FBI, che sembra però brancolare nel buio. Almeno, fino a quando, è assegnato al caso l’agente speciale Will Piper. Un vero segugio per serial killer, donnaiolo e alcolizzato, degradato dalla sua posizione originale ma ripescato per necessità.
Riuscirà, insieme alla collega Nancy Lipinski, a fermare Doomsday?
In tutto questo, cosa c’entrano il suo vecchio compagno di college, Mark Shackleton, l’Area 51 e monaci inglesi?

Una cartolina? 
Una semplice cartolina bianca col suo nome e con l’indirizzo scritti in caratteri neri. La girò.

Allora, sono riuscita a incuriosirvi con quest’avvincente trama? Certo, questo best seller internazionale non avrà bisogno di presentazioni per molti di voi, ma io non lo conoscevo.

È un thriller che fa il suo sporco lavoro, perché appassiona e l’idea di base è molto interessante, sono infatti curiosa di sapere come sarà sviluppata nei prossimi libri. C’è molto di più di quanto io non vi abbia detto, ma non so mai quanto anticipare nei riassunti. Comunque, vi dico questo, pensate al titolo: La biblioteca dei morti – cosa vorrà mai dire?

Si legge facilmente, sorprende, mantiene una certa tensione e voglia di andare avanti. Ci sono molti flashback perciò è meglio prestare attenzione alle date riportate agli inizi dei capitoli. Mi sono piaciuti perché in questo modo l’autore è riuscito a centellinare le informazioni fino alla fine, per mantenere sempre una certa suspense.
La scrittura è scorrevole, come ho già accennato, e riempirà le vostre ore senza impegno.

Conclusioni


Lo consiglio quindi sicuramente, anche se non leggo molti thriller, e mi è piaciuto molto di più rispetto a uno che ho letto tempo fa: La psichiatra. Ho trovato questa trama molto più appassionante e originale.
Non ci ho trovato pecche particolari, solo una cosa: non mi piacciono i personaggi. O meglio, non mi sono simpatici, non è gente che vorrei come amica. Questo però non ha tolto nulla al piacere della lettura, solo che, se anche dovesse accadergli qualcosa di brutto nei prossimi libri, non mi dispererò…
… come sono cattiva.
Per le recensioni dei prossimi libri temo proprio che dovrete aspettare un po’ perché, ebbe si, io non leggo le trilogie/duologie a dir si voglia, di seguito. Perciò, anche se andrò avanti, non ho la minima idea di quando.



Voi avete libri che vi sono piaciuti ma i cui personaggi non hanno lasciato il segno?
Leggete i volumi di una saga uno dietro l’altro o fate come me?






Traduzione: Gian Paolo Gasperi
Editore: Tea
Pagg. 322

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