Piccola guida tascabile agli animali pericolosi in letteratura…



…ovvero la zoologia come espediente per la letteratura

Rieccomi con una delle bellissime edizioni della ABEditore.
I contenuti di un libro sono la cosa più importante ma non posso negare il piacere che provo nello sfogliare un volume ben curato.
Anche in questo caso, come in Luoghi da non frequentare in letteratura, i vari racconti sono accompagnati da bellissime illustrazioni che riescono egregiamente a rappresentare il testo.

Di cosa parla


In questa raccolta, come avrete potuto argutamente dedurre dal titolo, sono gli animali a fare da collegamento. Possono essere i protagonisti del racconto oppure, per l’appunto, un espediente per dare vita a una storia.
All’inizio di ogni racconto troverete un disegno dell’animale e una sua descrizione scientifica, più qualche curiosità e aneddoti.
Ho apprezzato anche che all’inizio di ogni storia siano riportati, oltre all’autore e al titolo italiano, il traduttore, il titolo originale e l’anno di pubblicazione.

I miei racconti preferiti


Come in ogni raccolta che mi capita tra le mani, c’è sempre qualche racconto che preferisco agli altri. Ecco quindi la mia personale scelta.
Non aspettatevi grandi riassunti, con i racconti non li faccio mai per non anticipare troppo.

La zampa di scimmia di William Wymark Jacobs

Avevo già sentito parlare di questa storia, come sicuramente molti di voi, e finalmente sono riuscita a trovarla! 
Sembra proprio un racconto dell’orrore da raccontare intorno al fuoco perché crea un’atmosfera surreale quanto basta, ma mi raccomando, attenti a quello che desiderate.

“Si è mossa!” urlò, dando un’occhiata disgustata all’oggetto che ora giaceva sul pavimento. “Appena ho espresso il desiderio si è attorcigliata sulla mia mano come un serpente!”


Aracne di Marcel Schwob

In questo racconto vediamo come la follia è stata tessuta nella mente di un uomo, come una tela di ragno che si diffonde sempre più. Ha qualcosa di disturbante.

Il lupo di Guy de Maupassant

Perché il Marchese d’Arville non va mai a caccia? 
In queste pagine abbiamo a che fare con una leggenda di famiglia, tramandata di generazione in generazione. 

Si parla di un lupo colossale, dal pelo grigio quasi bianco.


L’uomo e il serpente di Ambrose Bierce

Anche questo scritto magistralmente, riesce a incantare come un serpente.
Harker Bryton è ospite del Dottor Druring, scienziato e appassionato di rettili, nonché collezionista. Attenzione però che uno dei suoi “ospiti” striscianti non se ne vada in giro per conto suo. 

Gli occhi non erano più soltanto dei punti luminosi, guardavano fissi in quelli di Bryton con un intento maligno.

Gli altri racconti


Il gatto bianco di Drumgunniol di Joseph Sheridan Le Fanu

Un gatto bianco, un messaggero inquietante che non si può ignorare.

Ratti di Mintague Rhodes James

Non bisogna essere troppo curiosi, non si sa dove questo può portarci. L’ospite di una locanda si guarda troppo in giro.


L’asino nel fiume di Adolfo Albertazzi

È quello che mi è piaciuto di meno, mi è sembrato più triste che pauroso. La storia di un uomo e il suo asino.

La mosca di Katherine Mansfield

Anche questo non fa paura, è più inquietante nella sua stranezza. Un uomo e una mosca, chi ha più potere e come lo usa?

Il silenzio delle sirene di Franz Kafka

Una riflessione su Ulisse e il suo incontro con le famose incantatrici.


Conclusioni

Anche il secondo libro di questa collezione si è rivelato essere una piacevole lettura e ora sono curiosa di affrontare il terzo.
Tutti i racconti sono interessanti e ben scritti (a parte L’asino nel fiume, che è stato quello che mi è piaciuto di meno), come ho già detto in post passati amo scoprire questi piccoli lavori.

Voi amate i racconti o preferite i romanzi?






Traduzione: Antonella Castello, Annerita Tranfici, Lorena Lombardi, Francesca Felici, Rosangela Amato, Anna Marziliano
Editore: ABEditore
Pagg.190

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