Carte in tavola – Agatha Christie



Continuo con questa bellissima scoperta che è la #readchristie2020, che oramai conoscerete anche voi.
Il tema di questo mese è il seguente:

A story set somewhere Christie lived

Una storia ambientata in un luogo in cui Agatha Christie ha vissuto. 
Mi sono fatta suggerire questo titolo dal sito ufficiale della scrittrice perché, anche questa volta, non sapevo bene da che parte cominciare. Non so bene quale sia il riferimento, suppongo semplicemente Londra, una città dove la Christie ha vissuto.

La trama


Il signor Shaitana è un personaggio molto particolare, un uomo appariscente che ama essere al centro dell’attenzione, sorprendere, scoprire i segreti altrui, spaventare anche, farsi passare per un diavolo in terra potremmo dire.
Ed è lui ad invitare Poirot a una serata particolare, dove vuole presentare al detective una sua collezione eccezionale, composta da esseri umani! Questi sono altri invitati che Shaitana crede, o sa, essere degli assassini impuniti.
Poirot decide di partecipare e quel fatidico venerdì sera incontra, in casa del signor Shaitana, la signora Oliver, il sovrintendente Battle e il colonnello Race. Tutti quanti, in un modo o nell’altro, hanno a che fare con il crimine.
Gli altri quattro ospiti sono i famosi membri della collezione di Shaitana e sono: il maggiore Despard, la Signora Lorrimer, il dottor Roberts e la signorina Meredith.
Avranno davvero compiuto un delitto in passato?
Per il momento non lo sappiamo, quello che è certo è che durante la serata, mentre tutti erano impegnati a giocare a bridge, il signor Shaitana, seduto per conto suo in poltrona, viene assassinato.
Gli unici sospetti sono proprio quei quattro individui prescelti da Shaitana stesso.
Chi è l’assassino?

-Ed ora, signor Poirot, volete mettere in tavola le vostre carte? Sinora non abbiamo visto la vostra mano!

Questo giallo è uno di quelli con protagonista l’investigatore belga che preferisco e mi ha fatto piacere rileggerlo, soprattutto perché ho potuto notare le differenze con l’episodio della serie tv con protagonista David Suchet.
È un ottimo prodotto per la televisione e mi sono davvero affezionata all’attore che interpreta Poirot (e anche agli altri), ma in questo caso la trasposizione non regge benissimo il confronto. Pur rimanendo un buon episodio, hanno cambiato troppe cose, soprattutto sul finale, semplificandolo. Hanno spostato delle colpe e persino modificato degli omicidi. È un po’ un peccato, perché ho amato l’intreccio finale del libro, pieno di rivelazioni e eventi.

Tornando al libro, mi piace anche che sia presente Ariadne Oliver, famosa scrittrice di gialli che è un po’ la trasposizione della stessa Christie. La signora Oliver ha creato un detective finlandese che non sopporta ma che i suoi lettori amano, perciò è “costretta” a continuare a farlo comparire nei suoi libri. Esattamente come la stessa Christie con Poirot.
Ma noi lo amiamo, perciò, ecco un ringraziamento postumo per aver continuato a sopportarlo per il nostro piacere!

Conclusione


Questo giallo, fila liscio come al solito, con il nostro Poirot e compagnia che se ne vanno in giro a curiosare e indagare. Ho potuto ritrovare tra queste pagine la ormai familiare bravura di Agatha Christie, che mi sta accompagnando di mese in mese.
Purtroppo, le mie celluline grigie si sono un po’ perse durante la descrizione delle partite di bridge. Un gioco di carte che avranno conosciuto tutti ai tempi della Christie e dell’uscita di questo libro ma che in tempi moderni non credo sia così tanto seguito. Questo, però, non impedisce una scorrevole e piacevole lettura.

Non mi rimane che cominciare a pensare già alla mia prossima avventura in compagnia della regina del giallo, che in realtà credo di aver già inquadrato e sono ansiosa di cominciare.

Voi cosa avete letto questo mese?



Traduzione: Grazia M. Griffini
Editore: Oscar Mondadori
Pagg. 207

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