Ross Poldark di Winston Graham – Una lunga saga per non rimanere senza pagine da leggere


Ho comprato questo libro l’estate scorsa durante una promozione Feltrinelli, pensavo fosse l’occasione giusta per provare una saga che non avevo mai letto ma della quale avevo sentito parlare tanto.

Sono contenta di averlo fatto, perché devo dire che mi sono goduta questo romanzo. È vero che non mi aspettavo niente, e questo aiuta sicuramente la lettura, ma sono rimasta comunque piacevolmente sorpresa. La storia è interessante, si legge piacevolmente, è abbastanza ricca, i personaggi mi sono piaciuti come le ambientazioni.

Posso quindi affermare che proseguirò con la lettura dei volumi seguenti, anche se non so quando, e magari darò una possibilità anche alla serie tv (quando sarò più un là con la storia).


Non ho molto da dire a riguardo perché devo ammettere che non ha suscitato i me particolari riflessioni, mi sono semplicemente goduta la lettura.

Consiglio questo romanzo perché intrattiene piacevolmente ed è l’ideale per una lettura rilassante. Tutto sommato la narrazione procede senza particolari intoppi per i protagonisti, mi sembra che per il momento non ci siano particolari ostacoli. Ecco, forse mi aspettavo qualche dramma da superare in più (quelli che ti creano una certa apprensione ma in fondo sei tranquillo perché sai che in modo o nell’altro tutto andrà bene), ma chissà, forse arriveranno dopo. Poveretti, lasciamo un po’ di felicità ai protagonisti (perché non è che proprio tutti se la passino bene).

La trama

È il 1783, il capitano Ross Poldark fa ritorno a casa, dopo aver combattuto in America, per riprendere il posto che gli spetta come figlio di un piccolo possidente della Cornovaglia.

Al suo rientro scopre che la sua amata e promessa sposa, Elizabeth, sta per sposare suo cugino e che Nampara, la sua tenuta, è in rovina.

Ross si rimbocca le maniche e si dà da fare per ridare prosperità alle sue terre, aprire una nuova miniera e andare avanti con la sua vita.

Nuovi personaggi si uniscono a lui, tra i quali Demelza, una ragazzina che salva da un padre violento e che finirà per diventare una splendida giovane donna.

In fondo alla valle l’aria era immobile. Il rumore gorgogliante delle acque del Mellingey per un po’ era svanito, ma ora ricomparve simile ai mormorii di una donna anziana e fragile. Un gufo lanciò il suo richiamo e si librò silenzioso nel buio, davanti a lui. La pioggia sgocciolava dalla tesa del cappello. Ed ecco, più in là nell’oscurità morbida e piena di sospiri, i nitidi contorni di Nampara House.


Conclusioni

Come ho già accennato è un romanzo che mi è piaciuto e che mi spinge a cercare i seguiti, credo che senza farsi troppe aspettative sia una bella storia da leggere, che intrattiene e fa affezionare.




Traduzione: Matteo Curtoni e Maura Parolini
Editore: Feltrinelli

Pagg. 430

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