Le solite sospette – John Niven
Traduzione di Marco
Rossari
Einaudi
346 pagine
Passiamo subito al sodo,
cioè alla trama di questo libro.
È la storia di un gruppo di amiche inglesi che pur non
essendo ancora anziane, sono perlomeno vicine alla pensione (hanno dai 60 anni
in su). Chi per un motivo (imprese andate a male una dopo l’altra) o per un
altro (vedovanza improvvisa), si trovano in serie difficoltà economiche.
In una situazione così precaria a una delle signore balena
un’idea per risolvere i loro problemi: rapinare una banca.
Così, ad armi in pugno, l’improvvisata Banda Bassotti si dà
alla fuga dopo il colpo, con alle calcagna un sergente a dir poco inverosimile.
Non possiamo non
simpatizzare con queste ladre della domenica e la loro voglia di rivalsa.
John Niven ci regala un
libro esilarante, con un buon ritmo e situazioni che non sono semplicemente
irreali ma veri siparietti comici. Questi appaiono vividi nella nostra mente
grazie alla bravura dello scrittore, che con poche frasi riesce a tratteggiare
efficaci scenette.
A essere sincera ho
dovuto superare le prime pagine per arrivare alla vera “azione” ma non delude.
Un libro leggero ed estremamente scorrevole che regala un po’ di relax.
Attenzione, ricordo solo che a tratti Niven è alquanto scurrile, ma ciò non
toglie nulla al divertimento.
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