William Blake - Tate Britain
'Europe' Plate i: Frontispiece,
'The Ancient of Days' 1827
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Una
delle cose di Londra che apprezzo è l’ingresso gratuito in molti musei (senza
contare le piccole donazioni che si possono eventualmente fare). Non ne sono
felici solo i turisti, ma anche chi vive qui e magari riesce a ritagliarsi solo
un’oretta, può andare a gironzolare pigramente tra bellissime sale e opere
senza tempo, senza dover ogni volta ripagare il biglietto. La scelta è ampia,
British Museum, National Gallery, Science Museum, V&A, Tate Modern… e poi arriviamo anche alla Tate Britain.
È
quest’ultima che ho recentemente visitato, non le sale aperte a tutti, ma per
una mostra temporanea (e perciò a pagamento, come accade di solito anche negli
altri musei) che sarà in città fino al 2 febbraio del prossimo.
Si
tratta di un’esposizione su William Blake, incisore,
poeta e pittore inglese, nato nel 1757 a Londra. Mentre era in vita, fu
sottovalutato da molti, nel corso del tempo però gli furono riconosciuti i suoi
meriti.
Devo
ammettere che non lo conoscevo bene, anche se avevo presente alcune delle sue
opere più famose, come la poesia La tigre e la serie di dipinti
(acquarelli se non sbaglio) su Il grande drago rosso. Alla mostra è
possibile ammirare l’incisione della poesia e un paio delle illustrazioni sul
drago rosso.
'The number of the Beast is 666' |
È stata
davvero una visita piacevole, anche per una come me, che conosceva poco
quest’artista. Ho avuto la possibilità così di scoprirlo e di ammirare molte
sue opere tutte in una volta (raccolte da ogni parte del mondo), che
percorrevano tutta la sua vita. Sia che fossero lavori commissionati che opere
nelle quali egli poté lasciare più libertà alla fantasia, cosa che egli
riteneva fondamentale e che non gli bastava mai. In particolare è chiaro il suo
desiderio di unire la parola scritta alle immagini, sono molte, infatti, le
incisioni dove testo e disegni si completano gli uni con gli altri.
Le
immagini che ho caricato per darvi un’idea del lavoro di Blake e delle opere
che è possibile ammirare alla mostra, non possono essere equiparate alla loro
osservazione dal vivo. Ho apprezzato in particolare le incisioni ben marcate,
con i contorni e i colori nitidi. Le ho trovate intense e piene di vita.
Newton |
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