Cose preziose di Stephen King – Un lungo viaggio negli orrori scatenati dai desideri umani


Una volta girata l’ultima pagina di questo libro ho tirato un sospiro di sollievo. L’avevo terminato.

Come premessa non è certo ottima, ma non vuol dire che sia negativa. Il re dell’orrore non mi ha certo delusa.

Ora cercherò di riordinare un po’ le idee, perciò lasciatemi prima esporvi brevemente la trama.

La trama

A Castle Rock apre un nuovo negozio. Non è chiaro che tipo di merce venda e il suo nome stuzzica l’immaginazione: Cose preziose. Cosa sarà, un antiquario?

Purtroppo per gli abitanti del luogo, scopriranno presto cosa vende il signor Gaunt e, soprattutto, come si fa pagare.

E caro lettore, dovrai farti anche tu una domanda, cosa saresti disposto a dare in cambio di ciò che più desideri al mondo?

Leland Gaunt allentò lentamente la stretta. I suoi grandi denti storti erano denudati in un sorriso che era insieme allegro e spaventosamente brutto. In tutta Castle Rock i sogni si dispersero e i sonni irrequieti ridiventavano tranquilli.

Per ora.

Presto si sarebbe levato il sole. Non molto tempo dopo avrebbe avuto inizio un nuovo giorno, con tutte le sue sorprese e i suoi prodigi.

Non ho ancora molta familiarità con quest’autore dato che è solo il suo secondo romanzo che leggo, ma credo comunque di essere stata conquistata. Certo, con una così vasta produzione, non sarà facile scegliere la prossima lettura, ma, in ogni caso, ho bisogno di una pausa.

Ho scelto questo titolo perché anni fa vidi il film, che in realtà in pratica non ricordo, e poi la trama mi incuriosiva molto. Con questo essere non umano, non può essere altrimenti, che si insinua nelle vite delle persone, sfruttando ogni loro debolezza per i suoi fini. Un ingannatore, che illude per farti pagare il suo prezzo.


Come ho già accennato sono contenta di aver terminato il libro, perché ora ho proprio voglia di leggere qualcos’altro.

Mi sono goduta la storia ma la lettura è proceduta molto lentamente, non riuscivo a leggere più di un certo numero di pagine al giorno. Eppure è scorrevole. Nonostante questo me lo sono un po’ trascinato, ma non posso dire che non mi sia piaciuto, anzi. 

È molto lungo e leggerlo è stato come seguire una serie tv, perché King si è preso tutto il tempo per dipanare la storia e alla fine, nonostante la gran quantità di personaggi, ognuno ha avuto il suo posto, il suo scopo ed erano bene chiari nella mia mente.

Forse, semplicemente, non sono più abituata a leggere volumi del genere.

Conclusioni

Una bella lettura che accompagna piacevolmente le giornate e che ho apprezzato, nonostante la lunghezza. È una cosa un po’ strana, perché da una parte mi è piaciuto che la storia sia stata ben sviluppata e non toglierei niente, ma dall’altra anche se il libro fosse stato originariamente più corto, mi sarebbe andato bene lo stesso.

Ho sicuramente apprezzato di più Misery, dove la tensione era più alta e la trama più incalzante.




Traduzione: Tullio Donner
Editore: Pickwick

Pagg. 772

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