Poirot sul Nilo di Agatha Christie – Un viaggio nel giallo


Continuano le mie letture in compagnia della regina del giallo. L’appuntamento di settembre aveva il seguente tema:


Una storia ispirata ai viaggi della Christie


In questo romanzo mi sono ritrovata in compagnia del nostro investigatore belga preferito, Hercule Poirot. Insieme abbiamo viaggiato sul Nilo e ci siamo imbattuti, guarda un po’ il caso, in un omicidio. 

Si tratta di uno dei più famosi romanzi della Christie e devo dire uno dei miei preferiti.


Nella prefazione Giampaolo Dossena sottolinea come in questo romanzo non sia tanto ben riuscito lo svolgimento, o meglio l’ambientazione della storia, mentre è ottima la risoluzione del mistero. Questo perché la Christie da il meglio nelle ambientazioni tipicamente inglesi e per via dell’esagerato contenuto romantico.

Sono parzialmente d’accordo. Il vero punto clou di questo giallo è il finale, quanto il mistero è dipanato e possiamo solo restare a bocca aperta, ma non mi sento di trattare così male la storia in se. Io ho trovato la trama e l’atmosfera piacevoli, anche se non tra i migliori, e non ci avrei badato più di tanto se non avessi letto la prefazione.


Se avete la mia stessa edizione Mondadori non perdetevi neanche la breve postfazione, sempre di Dossena, che bilancia la prefazione, dove egli può parlare più liberamente una volta chiaro per tutti il mistero. La Christie non fa niente per caso.


Non posso che consigliarvi di partire, se ancora vi manca, e andare in vacanza con Poirot.


Il signor Gaston Blondin, proprietario del piccolo ristorante alla moda Chez ma tantenon era uomo da profondersi in cortesie verso i suoi clienti.

[…]

Quella sera Blondin aveva esercitato le sue regali prerogative tre volte: per una duchessa, per un asso dell’automobile, e, infine, per un ometto piuttosto buffo, con due baffoni smisurati, neri, un ometto che nessuno, a prima vista, avrebbe giudicato degno di tante attenzioni.




Traduzione: Enrico Piceni
Editore: Mondadori

Pagg. 235


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